AG. DRAGOWSKI A FV, NIENTE PREMIER, BART ORA È FELICE IN VIOLA. E LA POLONIA...
Gli sono bastati solo tre mesi per far ricredere tutti a Firenze. Non certo la Fiorentina, che per prima ha avuto fiducia nelle qualità di Bartlomiej Dragowski scegliendo di affidargli la porta e di rinnovargli il contratto a un mese dall’inizio della stagione. Per il polacco del resto non ci poteva essere opportunità migliore della maglia viola, anche e soprattutto per le prospettive di crescita. Non è un caso infatti che il classe ’97 - che con le sue prodezze ha sfiorato una salvezza miracolosa con l’Empoli un anno fa - sia attualmente il terzo portiere di A ad aver compiuto meno interventi (in tutto 33) nell’arco delle prime dodici giornate (poco più di due a partita), a testimonianza del tatto che la difesa viola - debacle di Cagliari a parte - è una delle migliori del campionato. Per fare il punto su quella che è stata fino ad oggi l’annata di Dragowski, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva il suo manager Mariusz Kulesza.
Kulesza, si aspettava un inizio di stagione così per Bart?
“Sì, penso che si sia reso protagonista fino ad oggi di un avvio molto positivo. Certo, può ancora migliorare ed è chiamato a farlo gara dopo gara, per questo sono convinto che vedremo presto parate sempre più incredibili”.
Il feeling con Firenze sembra essere ormai scoppiato…
“Bart è felice a Firenze. Certamente, quando hai l’opportunità di giocare e di aiutare la squadra è tutto più bello. Quella attuale è una situazione molto differente rispetto a quando era all’inizio della sua avventura in maglia viola”.
Ci può dire adesso quanto è stato vicino a lasciare la Fiorentina Dragowski in estate?
“C’era una forte richiesta da parte di un club inglese, credo che adesso lo si possa ammettere. Alla fine la sua scelta è stata di restare alla Fiorentina ed è stato giusto così. Adesso sia io che Bart pensiamo solo al futuro”.
Cosa ha pensato quando la Fiorentina ha deciso di scommettere su un portiere giovane come Bart?
“Quando hai in rosa un talento come Bart l’unica cosa che il club deve fare è correre il rischio di puntare su di lui, indipendentemente dall’età. Dare una chance a un giovane è l’unico modo per farlo crescere e per permettergli di mettere in luce le sue qualità”.
La porta viola è già sua, adesso Dragowski punta quella della Polonia: riuscirà a superare Szczesny?
“Calma, sappiamo tutti che Szczesny è uno dei portieri migliori al mondo. Quello che posso dire è che la Polonia ormai da anni sta fornendo estremi difensori tutti di ottimo livello. Penso che con il tempo Bart possa diventare il competitor numero uno per Szczesny per ottenere la maglia da titolare della Nazionale: di questo sono certo”.