AG. ZARATE A FV, MAURO MERITA SOLO ELOGI. VIOLA? VUOLE RESTARE
Mauro Zarate torna a sorridere, fuori e dentro dal campo. Gli sono bastati, d'altronde, solamente dodici minuti di gioco per conquistare un prezioso corner e servire l'assist vincente a Babacar nell'ultima gara della Fiorentina contro il Palermo. Un ritorno a sorpresa tra i protagonisti, proprio pochi giorno dopo aver riabbracciato a Firenze la famiglia. Per fare un punto sul momento di Maurito, che domenica ha collezionato la sua quinta presenza stagionale, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva chi lo conosce benissimo: Fabio Firmani, suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio e oggi membro del suo entourage insieme al fratello-agente Rolando Zarate.
Firmani, ha sentito Zarate dopo la vittoria col Palermo?
"Sì, l'ho sentito subito dopo la partita. Era naturalmente molto felice di aver fornito un apporto importante alla squadra, Mauro vive di emozioni e di passioni: per lui entrare in campo e contribuire a una vittoria ormai insperata è stato un grande motivo d'orgoglio. Proprio a Babacar fornì un assist simile e altrettanto decisivo nella gara dello scorso anno contro l'Inter".
Due gol e un assist in cinque presenze: Zarate convince, ma gioca poco. Perché secondo lei?
"Sinceramente ci aspettavamo un utilizzo più frequente, ma in ogni squadra vengono fatte delle scelte che i calciatori devono rispettare. E' logico che Mauro vorrebbe giocare di più".
Quanto può significare per lui aver ritrovato la famiglia a Firenze?
"Avere la famiglia vicino dopo quello che è successo è una grande forza e una grande spinta per lui. Dall'altro lato, credo comunque che Mauro sia riuscito a sostenere la sua famiglia anche quando era lontano, continuando allo stesso tempo a rendersi utile alla causa viola. Non era facile gestire una situazione del genere, ma direi che Zarate ha risposto col coraggio e la professionalità che contraddistinguono l'uomo e il calciatore".
Cosa risponde a chi dice che proprio i problemi familiari di Mauro abbiano influito sul suo scarso utilizzo?
"Il tema è delicato, Sousa è l'allenatore della Fiorentina, è lui che sceglie ogni domenica la formazione e Mauro non ha mai contestato le sue decisioni. Personalmente non credo che la situazione familiare di Zarate abbia influito sulle scelte tecniche del mister. Sarebbe paradossale e grave se fosse accaduto, perché la reazione che Mauro ha avuto dinanzi a un problema così gli fa meritare esclusivamente degli elogi".
La vicinanza di Firenze, invece, non è mai mancata.
"Esatto. Zarate non pensa assolutamente al mercato, a Firenze sta benissimo ed è molto grato alla città da un punto di vista umano per l'affetto che ha ricevuto in questo periodo difficile. Si sentirà sempre in debito coi fiorentini e per ora è concentrato solamente sulla maglia viola. Il suo primo desiderio è fare bene con la Fiorentina, se i piani della società cambieranno ci verrà comunicato".
Con la società, dunque, non avete ancora parlato di futuro?
"No. La società riconosce il valore di Mauro e si augura che continui a esprimersi per la Fiorentina. Come in tutte le situazioni, può essere che a gennaio cambi idea, ma finora non ho saputo niente in merito. Ho incontrato Corvino per valutare insieme il presente, non certo per buttare giù le basi di un addio".