ALBERTI A FV, Scettico su Munoz, Battaglia e Bolatti
E’ una Fiorentina che potrebbe finalmente tornare a tingersi di albiceleste quella che si appresta ad inaugurare il secondo decennio del nuovo millennio, almeno a giudicare dalle voci di mercato uscite nelle ultime settimane. Per parlare di alcuni dei giocatori argentini accostati alla squadra viola, Firenzeviola.it ha contattato Jose Alberti, famoso per aver contribuito all’arrivo in Italia di giocatori come Diego Armando Maradona e Daniel Alberto Passarella.
Alberti, fino a pochi giorni fa sembrava fatta per il passaggio alla Fiorentina di Ezequiel Munoz, operazione che tuttavia pare solo rimandata di qualche mese. Un suo parere sul giocatore…
“Un buon difensore, che fino all’infortunio aveva fatto vedere buone cose nel Boca e nelle nazionali giovanili argentine. Somiglia un po’ a Ciro Ferrara, molto forte sull’uomo e abile nelle propensioni offensive, anche se…
..prego…
“...nutro qualche perplessità sulla suo inserimento in una squadra come la Fiorentina. A parte la giovane età, va tenuto conto che quando giochi nel Boca non ti trovi addosso la pressione che ti mettono gli avversari in Serie A. Per farla breve, non tutti i difensori argentini sono dei Burdisso o dei Samuel”
Passiamo al centrocampo: un primo nome è quello di Battaglia…
“Lo conosco bene, è un buon giocatore, anche se in quel ruolo in Argentina si può trovare di meglio. Anche sul suo conto ho delle perplessità per quanto riguarda l’adattamento al calcio italiano”
Si è parlato negli ultimi giorni anche di Bolatti…
“Giocatore non rapido, molto forte tecnicamente…”
…non a caso lo definiscono addirittura il nuovo Redondo…
“Ora non esageriamo. Redondo non ha avuto molta fortuna in Italia, ma era un vero fuoriclasse. Il problema di Bolatti è che è molto abile quando ha la palla tra i piedi ma non altrettanto senza palla. La dimostrazione è che nel Porto, una squadra che crea molto gioco, ha collezionato poche presenze. L’Huracan in questo momento ha bisogno di vendere, e mi risulta che sul giocatore ci sia anche la Lazio. Inoltre il fatto di aver giocato, seppure per poco, nel Porto e non nell’Academica o nel Nacional, ne aumenta il valore, per cui il club argentino non lo cederà certo ad un prezzo ragionevole…”