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ALL. BANIYAS (UAE) A FV, VERDÚ UN MAESTRO, NON UN BOLLITO

di Giacomo Iacobellis

A volte ritornano. Oggi approfondiamo la storia di Joan Verdú Fernández, promessa della cantera del Barça, bandiera dell’Espanyol, meteora nel Betis ed emarginato in terre esotiche nell’ultima stagione tra le fila del Baniyas Sports & Culture Club. Così, dopo "l'esperimento Luca Toni", che nell’agosto 2012 tornò alla Fiorentina dopo una breve parentesi all’Al Nasr, i viola stavolta pescano negli Emirati Arabi il catalano classe '83, l’omelette che la società ha messo a disposizione di Sousa per rinforzare il centrocampo. Tanta la curiosità attorno a un acquisto poco entusiasmante a livello mediatico, ma “di prima fascia” secondo coloro che l'hanno da sempre visto giocare a calcio. Tra questi, anche l’ex allenatore di Verdú Luis García Plaza, spagnolo alla guida del Baniyas dall’estate 2014, che FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva.

García, come ha visto Verdú in quest’ultima stagione ad Abu Dhabi?
“Molto bene, sono sincero. Joan ha fatto una grandissima annata qui da noi. Veniva da un’esperienza poco fortunata col Betis Siviglia e non era facile per lui riprendersi, specialmente a livello psicologico, ma il suo apporto al Baniyas alla fine è stato strepitoso. Dopo un comprensibile periodo di ambientamento è infatti cresciuto progressivamente fino a raggiungere un’ottima forma fisica”.

E’ soprattutto la forma fisica a preoccupare i tifosi viola: a 32 anni può essere ancora un giocatore decisivo?
“Senz’altro. Joan Verdú non è affatto un calciatore finito. Lo conoscevo già per via delle nostre esperienze passate in Liga e l’ho voluto fortemente con me al Baniyas lo scorso anno. Adesso mi dispiace averlo perso, ma allo stesso tempo sono convinto che si meriti e che sia pronto per un’altra chance importante nel calcio europeo. E' un professionista serio e fisicamente integro”.

Pensa dunque che possa rivelarsi un innesto utile alla causa gigliata?
“Sì, Verdú ha la classe per giocare in una squadra prestigiosa e ambiziosa come la Fiorentina. E’ un centrocampista molto duttile che può fare il trequartista o anche il regista basso. Tatticamente è un maestro e la sua presenza in rosa sarà d’aiuto per i più giovani. Vi stupirà”.