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ANTOGNONI A FV, Disposto a tornare in società

di Stefano Borgi

Qualcosa è cambiato. Messo così, sembra il titolo di un film del 1997 con Jack Nicholson. Se trasportato, invece, ai giorni nostri è la sensazione che si riceve parlando con Giancarlo Antognoni del suo rapporto con la Fiorentina, un futuro che finalmente sta prendendo forma nella società dei Della Valle. "Indubbiamente qualcosa è cambiato - esordisce il "capitano". Sopratutto è cambiato l'atteggiamento verso gli ex-viola e l'occasione che mi viene data sabato sera prima di Fiorentina-Bari ne è la dimostrazione più lampante. Ma da quì a dire che avrò un futuro da dirigente nella Fiorentina..."  Il ghiaccio è rotto. Sono lontani i tempi nei quali Antognoni si mostrava insofferente (eufemismo) ogni volta che veniva affrontato l'argomento di un suo possibile ritorno in Fiorentina. Facciamo un breve passo indietro: l'ultima volta che "Antonio" varcò il cancello di viale Fanti fu in una fredda sera d'inverno del 2001, quando Terim si dimise dalla Fiorentina. Giancarlo Antognoni, che allora era il dirigente che aveva portato in Italia l'Imperatore, si dimise con lui. Da allora le voci di un rientro di "Antonio" in Fiorentina si sono rincorse più volte: la gente gli vuole bene, i tifosi lo vedrebbero come tramite ideale tra Firenze e la proprietà. Ma niente, la scintilla non è mai scoccata. Almeno fino ad oggi... "Tornare in Fiorentina? Io sono a disposizione per parlarne. Per ora non c'è l'appuntamento ma, diciamo così, io sono a disposizione - confessa Antognoni. In questo momento ho un contratto con la Federazione come coordinatore degli osservatori delle nazionali giovanili che sto per rinnovare (dovrebbe essere questione di giorni ndr.) E' un ruolo che mi gratifica, e per ora va bene così. Certo ripeto, verso gli ex viola in Fiorentina è cambiata la metodologia. E' iniziato tutto con l'invito per Galdiolo e la raccolta fondi (successe il 3 ottobre prima di Fiorentina-Palermo, Giancarlo fu invitato allo stadio con l'associazione degli ex-viola ndr.) Mencucci fu molto gentile a riceverci, e poi tutta la Fiorentina mi ha dato una grossa occasione di poter festeggiare il "Golden Foot" davanti ai miei tifosi. Peccato che il momento per la Fiorentina non sia dei migliori. Comunque..." Semmai mancherebbe di capire con che ruolo Antognoni potrebbe rientrare in Fiorentina... Lui ha sempre detto di sentirsi un dirigente, un direttore generale (lo è già stato con Cecchi Gori negli anni 90') e che la sua figura potrebbe essere compatibile con quella di Corvino. Insomma, se son rose... e per la prima volta si ha la sensazione che la Fiorentina ed Antognoni abbiano smesso di essere due rette parallele, e che un giorno non tanto lontano torneranno finalmente ad incontrarsi.

In chiusura, cogliamo l'occasione per scambiare due parole col "capitano" anche sul difficile periodo che sta passando la Fiorentina. Come abbiamo visto, il cruccio maggiore di Antognoni è di festeggiare il "Golden foot" in un momento non certo roseo per la squadra viola, e allora FV ne ha approfittato per chiedere al "capitano" come se ne esce... "Manca allegria e spensieratezza - è il giudizio di "Antonio". C'è molta preoccupazione, si vede, ma solo per i risultati perchè a me la squadra a Genova è piaciuta. Si sa, il calcio è fatto di episodi e a Genova la Fiorentina ha disputato un ottimo primo tempo. Poi... Comunque Mihajlovic mi sembra che stia facendo questo, addossandosi le responsabilità ed alleggerendo il peso dai giocatori. Vediamo..."
Antognoni, lei nel 78' rischio la serie B e la sua Fiorentina era ultima in classifica. Poi arrivò Chiappella... "E portò una ventata nuova. Una ventata di serenità. Ma con questo non dico che Mihajlovic vada cambiato, anzi... Io, poi, non ho i titoli per farlo, semmai dovrebbe essere la società a parlare. Se c'è il rischio di andare in serie B? No, è presto. Siamo solo alla 7° giornata, stiamo calmi. Certo...col Bari bisogna vincere, assolutamente..."