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ANTOGNONI A FV, Gila vuole restare, ma qui vanno via tutti...

di Stefano Borgi

Giancarlo Antognoni, intervistato in esclusiva da Firenzeviola.it, commenta così le dichiarazioni di Gilardino: “Credo che Gilardino voglia veramente restare, lui è veramente attaccato a Firenze. Però gli devono far la squadra, sennò che fa? Resta da solo? A quel punto fa bene ad andarsene via. Possibilità che rimanga a Firenze? 50 e 50, certo che se qui non si muove qualcosa...”

Oggi è il 5 luglio, il giorno di Italia-Brasile '82, ed il capitano viola ci regala un ricordo di quella famosa partita...“Italia-Brasile? Certo che me la ricordo. Anzi, mi girano ancora le p... per quel gol che mi annullarono. Di dov'era l'arbitro? Israeliano mi sembra... (si chiamava Klein ed era, in effetti, israeliano ndr.) Comunque di quella partita, è ovvio, conservo un ricordo bellissimo. Certo se ripenso a quel gol, non ci dormo la notte”. Sono passati 29 anni da quel caldo pomeriggio del Sarrià, e Antognoni non ha dimenticato. Nel bene e nel male. E' il 5 luglio 1982, l'Italia batte il Brasile di Zico e Socrates per 3-2, e pone l'ipoteca per quello che sarà un trionfo...il titolo mondiale di Spagna '82. “Ma non finisce qui prosegue Antognoniperchè ricordo che in semifinale contro la Polonia volevo segnare a tutti i costi. Ci fu un pallone vagante al limite dell'area, non ci sarei mai arrivato, ma era tale la voglia di tirare e fare gol che calciai lo stesso, e Matysik (difensore polacco ndr.) nel contrastarmi mi provocò una ferita al piede. Risultato, niente finale contro la Germania. Se l'arbitro israeliano non mi annullava il gol contro il Brasile, su quel pallone non sarei mai andato, e a quest'ora avrei giocato la finale del Santiago Bernabeu”. E, aggiungiamo noi, avrebbe calciato il rigore che, invece, sbagliò Cabrini a metà del primo tempo. Eh già, Antognoni era anche il primo rigorista della squadra, ma in quel mondiale era destino che non dovesse fare gol.