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ARIATTI A RFV: "JOVIC, FIRENZE È SCELTA INTELLIGENTE. MERCATO? SI LAVORA GIÀ. SUGLI ACQUISTI..."

di Redazione FV

Luca Ariatti, ex giocatore della Fiorentina oggi agente, ha parlato a 'Palla al Centro' nel pomeriggio di Radio Firenzeviola: "Ho visto una Fiorentina che poteva fare un po' meglio dal punto di vista dei risultati, ma da qui a novembre c'è tutto il tempo per riposizionarsi nelle posizioni in avanti. La squadra però deve fare un salto di qualità nei risultati, perché quelli danno vigore per trovare il bel gioco e l'entusiasmo. Quella sarebbe la svolta".

Cosa ne pensa di Jovic?
"Negli ultimi anni non ha confermato quanto fatto a Francoforte ma è giusto non caricarlo di responsabilità perché va rimesso a certi livelli e arrivare a Firenze è stata una scelta intelligente. Può essere perfetta per lui la dimensione fiorentina. Si sanno le dinamiche dei tifosi viola che come ti danno ti tolgono, sicuramente va aspettato. La società ha migliorato la squadra rispetto allo scorso anno, ora ci aspettiamo il salto di qualità. È stato fatto un ottimo mercato".

Si è speso bene a Firenze?
"Sicuramente si è speso tanto, io ero convinto gli acquisti fossero di livello. Penso soprattutto a Barak, a Mandragora e a Gollini. La vera scommessa è Jovic. Quando spendi tanto per gli attaccanti poi devi sperare che facciano bene perché le sorti di una squadra dipendono da loro. Ma è un problema diffuso. A volte succede che pur spendendo non si riesce a rendere quanto sperato".

Sull'Atalanta?
"Si conferma: ogni anno si dice che il ciclo sta per finire, invece nonostante le cessioni sono stati inseriti giocatori giovani e di grande fisicità. Ha una rosa molto competitiva, quindi non mi sorprende che nonostante le assenze sia riuscita a tenere un altissimo livello. Da qua a novembre starà lì davanti, poi da gennaio sarà un altro mondo. Ma in questo calendario complesso secondo me terranno alla grande".

Si prospetta un novembre e dicembre di mercato?
"Si lavora già adesso. Le squadre italiane programmano già i prossimi investimenti: sia le medie che le grandi faranno e fanno mercato".