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AVRAMOV A FV, SPORTIELLO OTTIMO MA TATA NON PUÒ FARE LA RISERVA. DOMANI LO VEDO E...

di Luciana Magistrato

Presente a Coverciano per effettuare il corso per allenatore di portieri (che si concluderà il prossimo 19 giugno con un esame di abilitazione finale), l’ex estremo difensore della Fiorentina Vlada Avramov, tra una lezione e l'altra e di fronte ad un caffè, in esclusiva a Firenzeviola.it, ha parlato della stagione viola e dei suoi ricordi all’Artemio Franchi, oltre che delle sue prospettive future da preparatore.

Innanzi tutto, come sta andando la sua esperienza a Coverciano?
“Sta andando tutto bene, qui ci sono 43 aspiranti allenatori per portieri che stanno facendo il corso con me. Credo di essere quello con minor esperienza, nel senso che tanti miei colleghi di corso sono già preparatori. Non è facile passare da essere portiere a fare il loro allenatore, è tutto diverso: ci sono tante cose da imparare. Non sono ancora certo di cosa farò nella vita”.

Che emozioni ha provato nel tornare a Firenze, città che ha rappresentato tanto nella sua carriera?
“Delle sensazioni molto forti, qui ho lasciato tanti amici che sento e vedo ogni giorno adesso. A Firenze ho vissuto quattro anni molto belli, dove ho avuto l’opportunità di vivere anche la Champions League. Sto sempre bene quando torno qui”.

Ha avuto modo di rivedere il suo amico Sportiello dopo le cene scommesse con lui?
“Domani sera ci vediamo a cena, spero paghi lui visto che con me ha sempre perso quando giocavamo la palla di piede -ride - Sono passati due anni da quando ero suo compagno di squadra ma penso che sia migliorato molto”.

La stupisce non vederlo titolare nella Fiorentina?
“No, perché è arrivato a gennaio e per ambientarsi ci vuole sempre un po’ di tempo, non è mai facile inserirsi subito nel gruppo. Ha giocato qualche partita ed ha fatto molto bene ma sono convinto che l’anno prossimo sarà titolare, sarà la sua stagione”.

Le piace Tatarusanu?
“Sì molto, è un ottimo portiere. Non so se la Fiorentina faccia bene a tenere sia lui che Sportiello in rosa, dipende chi vorrà scegliere come titolare: non so se il rumeno accetterebbe di fare il secondo di Marco visto che è un Nazionale e vuole tenere il suo posto lì”.

Come vede la corsa per il 6° posto con Milan, Fiorentina ed Inter?
“Tutto dipenderà dalla partita contro il Napoli, gli azzurri stanno giocando il miglior calcio in Italia per cui non sarà certo facile: mi piacerebbe rivedere la Fiorentina in Europa ma credo sia molto difficile. Speriamo che però dall’anno prossimo, i viola possano tornare in Champions perché la piazza se lo merita sicuramente”.

Quali sono i più bei ricordi con la maglia della Fiorentina?
“Il primo che mi viene in mente è l’esordio contro il Catania, quando abbiamo vinto 2-0 contro Vargas. Un altro bel ricordo è legato al successo al Franchi contro la Lazio, quella fu una vittoria fondamentale per arrivare in Champions. Il ricordo peggiore? Il ko a Parma in Coppa Italia: lì sono stato malissimo dopo quella partita, fui massacrato da tutti per i miei errori ma di quel periodo sono molti di più i bei ricordi che è inutile pensare a una gara. Quello vissuto a Firenze è stato veramente un bel periodo per me è per tutta la Fiorentina.

A Firenze si sta vivendo un momento di contestazione, esperienza che lei ha vissuto nella Viola di Mihajlovic: come gioca una squadra con simili pressioni?
“È difficile scendere in campo con un certo clima, è necessario che società e squadra siano unite in un corpo unico. Con una vittoria spesso si dimentica tutto però, i tifosi capiscono che quando si contesta e basta non si va da nessuna parte”.

Si aspettava di vedere la “sua” Atalanta in Europa?
“Sono contento per questo traguardo dei nerazzurri, lo meritano perché conservo ancora molti amici a Bergamo. Sono felice soprattutto per Spinazzola, che ha fatto un grande campionato. Gli faccio i complimenti”.