BAGNI A FV, VLAHOVIC RIMANGA A FIRENZE. ROCCO MI EMOZIONA PER L'ATTACCAMENTO
Domenica la Fiorentina si gioca una fetta importante di salvezza: di fronte il Bologna, in una sfida tra due proprietà straniere che hanno in comune aspirazioni europee, grandi progetti per le infrastrutture ma un presente incerto. Salvatore Bagni, ex-calciatore, opinionista televisivo e dirigente sportivo, conosce bene la realtà di Bologna, in cui ha svolto il ruolo di consulente tecnico dal 2011 al 2013. Per capire meglio cosa aspettarsi dal match in programma tra meno di 48 ore e per analizzarne i possibili protagonisti, la redazione di FirenzeViola.it lo ha contattato:
Che cosa deve aspettarsi la squadra di Iachini domenica?
"Il Bologna è una squadra molto difficile da affrontare. Mihajlovic è un ottimo allenatore, sa far girare bene la squadra ed ha a disposizione tanti giocatori interessanti come Svanberg e Barrow. Quest'anno i rossoblu hanno messo in difficoltà parecchie grandi squadre, giocano sempre un calcio propositivo ma spesso peccano nella finalizzazione perché davanti Palacio non può più fare la differenza. Manca un giocatore da 15 gol in campionato".
Un attaccante come Vlahovic...
"Esattamente, Vlahovic è un attaccante che ha tutto. Ha fisicità, coraggio, tecnica, tutto questo a poco più di 20 anni. Nella stagione viola è stata l'unica costante, l'unico ad esserci sempre".
Crede che la Fiorentina debba provare a resistere alle offerte di mercato per il serbo?
"Se il club di Commisso ha in mente un progetto futuro vincente deve tenere Vlahovic. E anche per il ragazzo, per la sua crescita, un altro paio di anni con continuità di presenze in un club che lo stima non possono che fargli bene".
Sia Fiorentina che Bologna hanno proprietà straniere: come giudica il lavoro dei loro presidenti?
"Saputo ha dato stabilità al Bologna, è riuscito a mettere a posto i conti ed a compiere un gran lavoro di ristrutturazione del centro d'allenamento. Anche Commisso sta provando a progettare qualcosa di importante. Del presidente viola apprezzo molto la sua passione genuina e l'attaccamento, anche fisico, alla squadra. Tanti proprietari stranieri comprano un club e provano a guidarlo da migliaia di km, lui è spesso in città e, anche dalle immagini del festeggiamento della Coppa Italia Primavera, si può capire quanto ci tenga alla Fiorentina".
Sul campo però, il Bologna di Saputo, nonostante le promesse d'Europa, fatica nei risultati. C'è il rischio si debba aspettare così tanto tempo anche a Firenze per avere dei risultati?
"Firenze è una piazza più impaziente rispetto a Bologna ma deve capire che un progetto richiede tempo ed investimenti. Non si può pretendere il quarto posto l'anno successivo se quello precedente si è arrivati sestultimi".
Per chiudere, tornando sulla partita di domenica: chi pensa sarà decisivo da una parte e dall'altra?
"Il Bologna si affida molto alle giocate di Barrow, in più un giocatore fondamentale per loro è anche Svanberg. Nella Fiorentina i nomi sono sempre i soliti: Vlahovic può continuare a fare la differenza; accanto a lui c'è Ribery che è un giocatore fuori categoria, per lui parlano la storia ed i trofei conquistati. Mi fa felice vedere che un campione del genere, che non ha assolutamente nulla da dimostrare, continui a lottare come se fosse un ragazzino per strappare un pareggio o una vittoria in più, in questo è un esempio per tutti".