BAGNOLI A FV, VIOLA CREDICI, SEMBRI IL MIO HELLAS
Tra i tanti paragoni che sono stati fatti per inquadrare l'andamento in campionato di questa Fiorentina è stato fatto quello, nobile e lusinghiero, con il grande Hellas Verona guidato da Osvaldo Bagnoli, che nella stagione 1984-85 conquistò il suo primo ed unico tricolore, concludendo il proprio campionato a quota 43 punti davanti alle quotatissime Inter, Milan e Juventus. Per avere un giudizio sulla stagione dei viola, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato proprio lo storico mister di quell'incredibile gruppo che si aggiudicò inaspettatamente il campionato.
Mister, a Firenze si sprecano i paragoni con il suo Verona...
''Dice davvero? Non me lo aspettavo affatto! Potrei capire se a fare questi paragoni fossero club come Pescara, Siena o Udinese ma la Fiorentina è sempre stato un club glorioso. Anzi, mi sento addirittura onorato di questo abbinamento. Semmai dovrebbe essere il Verona a vedersi paragonato alla Fiorentina, e per tutta la città sarebbe un immenso onore''.
Qual è stato il segreto del vosto successo?
''E' stato molto semplice: oltre ad avere dei buoni giocatori - sia chiaro, non campioni - siamo riusciti a formare un gruppo coeso e leale. La parola d'ordine era una sola: rispetto. La stima e l'armonia erano gli unici valori che regnavano nel nostro spogliatoio, al pari dell'entusiasmo''.
Tutte cose che questa Fiorentina sembra avere...
''Certamente. In più questa Viola ha un allenatore giovane ma nel contempo di grande personalità, un uomo che sa farsi ben volere dai propri calciatori. Si trova un po' nella stessa mia condizione quando allenavo l'Hellas''.
Sembra tutto tornare, dunque.
''Sì, in effetti è proprio così. Quello che però ci ha portato più in alto del previsto è stata la giusta mentalità di tutti: pur non potendo disporre di grandi nomi, in quel Verona tutti davano il 110%, tutti potevano trasformarsi in campioni''.
Quali sono le armi sulle quali la Fiorentina può puntare per la grande rimonta alla Juve?
''Innanzi tutto ritengo importante che i viola non siano parititi come super favoriti: questo è un fattore determinante, perché allevia tutte le pressioni. In questa stagione però non sarà facile vincere lo scudetto. I viola sono un po' indietro, devono rimontare 5 punti alla Juve, che però avrà il suo bel da fare nelle coppe europee. La speranza è che i bianconeri possano avere un calo''.
Il miracolo del suo Verona però si può ripetere o no?
''Certo. Anche se è dura, io credo nei miracoli...''