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BAIESI A FV, DOMENICA CONTA PIÙ PER I VIOLA. FRANCHI COME IL MAZZA? VI SPIEGO. CHIESA DA CL

di Andrea Giannattasio

Per lui non potrà certo essere una gara tutte le altre, visto il lungo passato in viola che lo ha visto protagonista in qualità di responsabile del marketing e la fede per la Spal che da sempre lo lega alla squadra della sua città, Ferrara: "Alla Spal è legata una parte della vita della mia famiglia perché ci hanno giocato mio padre, mio fratello e alla fine degli anni '70 anche io ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile fino alla Primavera" aveva raccontato Gianluca Baiesi a Firenzeviola.it lo scorso 17 novembre 2011, a pochi giorni dalla sfida tra i biancazzurri e la Fiorentina. E oggi, in vista della sfida del Mazza, la nostra redazione è tornata a disturbare il dottor Baiesi per presentare una sfida che mette in palio tanto per le due formazioni.

Baiesi, si aspetta una gara diversa dall'1-1 dell'anno scorso?
"Sarà certamente una gara più impegnativa, visto che entrambe le squadre si giocano tanto. Direi che conterà un po' di più per la Fiorentina per i suoi obiettivi europei, mentre penso che la Spal per quello che ha già fatto vedere non avrà grossi problemi a mantenere la categoria. I viola mi sembrano una squadra molto attrezzata, che fino ad oggi hanno fatto vedere del buon calcio".

Eppure la Spal in casa ha qualche problemino, visto che non vince da settembre...
"Non so come mai lo score sia così negativo al Mazza, visto che la nostra è una città che non mette mai pressioni alla squadra. Penso sia solo un fatto legato ad una congiuntura astrale, alla casualità. La chiave della partita domenica sarà tutta racchiusa in quanta libertà potranno avere i giocatori chiave delle due squadre, ovvero Lazzari da una parte e Chiesa-Muriel dall'altra".

La Fiorentina scenderà in campo in un Mazza profondamente rinnovato: crede che al Franchi, oltre alle migliorie alle quali anche lei ha contribuito, sia possibile fare gli stessi interventi?
"Di impossibile non c'è nulla. Tutte le modifiche strutturali che sono state fatte per lo stadio di Ferrara sono replicabili anche a Firenze senza problemi. Adesso il nostro stadio è un gioiellino apprezzato da tutti visto che è diventato lo stadio più inglese d'Italia. Il Franchi tuttavia ha altre caratteristiche: è più antico, è protetto dalle belle arti e ogni qual volta ci si deve mettere mano l'attenzione deve essere massima. Abbiamo faticato tanto per migliorare la tribuna e la Maratona. A Ferrara oltretutto la Spal ha avuto due vantaggi..."

Quali?
"La struttura dello stadio e i costi: il Mazza godeva di facilitazioni a livello strutturale per cui è stato facile o costruire ex novo delle tribune o rinnovare del tutto quelle preesistenti, cosa che a Firenze non si può fare con facilità visto che il Franchi ha delle fondamenta obsolete, ma ne senso buono del termine. E poi i costi: per rinnovare l'impianto, il comune dovrebbe spendere molto di più e con la prospettiva di avere presto uno stadio nuovo alla Mercafir non so quanto converrebbe. Mi auguro anzi che presto su questa questione venga messa la parola fine".

Torniamo al calcio: ha un consiglio da dare a Federico Chiesa?
"Io penso che la speranza sia l'ultima a morire, in qualsiasi ambito. E questo vale anche per il numero 25 viola, che immagino avrà su di sé l'attenzione di tanti club nella prossima estate. Federico ha delle potenzialità enormi tanto che, a mio avviso, avrebbe potuto giocare titolare nella sfida di ieri tra Ajax e Real Madrid: non avrebbe certo sfigurato. Auguro a Chiesa di calcare certi palcoscenici un giorno, magari dopo aver riportato la Fiorentina in Europa e in alto in classifica".

Tiferà Fiorentina per la vittoria finale della Coppa Italia?
"Certo, il viola è un colore ancora ben presente nella mia famiglia, visto che i miei figli sono nati e cresciuti come tifosi della Fiorentina. Spero davvero che quel trofeo possa essere alzato da Pezzella a fine stagione ma che anche in campionato la squadra di Pioli possa arrivare ancora più in alto".