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BALLI A FV: " VICARIO E CRAGNO NON MI CONVINCONO. SERVE UN MINI-MAIGNAN"

di Alessandro Di Nardo

La stagione sportiva è andata in archivio da un paio di giorni ed in casa Fiorentina è già scattata l’ora del mercato: sul fuoco tanti nomi e idee per la dirigenza viola, che dovrà però probabilmente ripartire da un numero uno. Pietro Terracciano ha dato garanzie nel ruolo di primo portiere ma la sensazione è che, con l’uscita di Dragowski e l’asticella delle ambizioni che si alzerà per la prossima stagione, Prade & Co. abbiano in cima alla lista degli obiettivi di mercato l’esigenza di prendere un nuovo portiere. Per parlare della situazione legata al nuovo numero uno viola e per vagliare i nomi che si accostano al club di Commisso, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato Daniele Balli, ex portiere e tifossisimo viola:

La Fiorentina sembra vicina a Guglielmo Vicario. È lui il portiere ideale per la squadra di Italiano?
“Da quanto visto in campo e da quanto dice Andreazzoli è un ottimo portiere e un gran ragazzo. Ha fatto molto bene ma, se devo parlare da tifoso viola, io preferirei un portiere già pronto e con personalità per reggere una grande piazza. Una specie di mini-Maignan ecco: un portiere moderno, capace di giocare con la squadra ma con tanta personalità”.

Stamani La Nazione ha fatto anche il nome di Gollini…
“Gollini mi piace di più, è un portiere già esperto. Certo, non capisco perché non abbia giocato al Tottenham, anche se davanti aveva un mostro sacro come Lloris, quindi qualche problema lo avrà anche lui”.

Su Cragno invece? Potrebbe essere lui la scelta giusta?
“Non lo so, come portiere è molto affidabile ma ha dimostrato di soffrire una piazza come Cagliari in una situazione difficile. Ripeto, vorrei vedere qualcuno con esperienza e spalle larghe come portiere della Fiorentina. A Firenze serve personalità, ci siamo già scottati con giovani (penso a Lafont) che vennero presentati come fenomeni e poi fecero poco. Una maglia ed uno stadio come il Franchi pesa molto e per i portieri la pressione è maggiore. Serve l’usato sicuro”.

Come giudica invece la stagione di Terracciano e Dragowski?
“Terracciano ha dimostrato di poter fare anche il primo portiere a Firenze. Su Dragowski non so che dire, mi ha un po’ deluso. L’ho seguito quando è arrivato in Italia e nella parentesi all’Empoli: sono andato a vederlo ed in parecchi allenamenti faceva numeri assurdi. Forse, anche in questo caso, la pressione di difendere i pali della Fiorentina ha pesato troppo. Non riesco a capire sennò quale potrebbe essere il problema”.

Il fatto che sia stato subito accantonato da Italiano dopo alcuni errori iniziali può aver inciso sulla fiducia in sé stesso?
“Certo. La componente psicologica nei portieri fa la differenza. Si può parare qualsiasi cosa ma senza testa diventa difficile rialzarsi dopo il primo errore. Se uno dopo aver sbagliato non si riprende subito è fuori”.

Per chiudere, da tifoso viola, che idea si è fatto sulla possibile partenza di Lucas Torreira?
“L’addio di Torreira sarebbe una perdita importantissima. È un giocatore che ha interpretato al meglio un ruolo fondamentale con qualità e caratteristiche che a Firenze mancavano dai tempi di Pizarro. Però in quel ruolo ci sono tanti giovani interessanti: per restare ad Empoli penso ad Asllani, che in quel ruolo può dire la sua in un nuovo corso per la Fiorentina”.