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BALLI A FV, VIOLA, AVANTI CON NETO. MA DA GENNAIO...

di Andrea Giannattasio

Nella rocambolesca vittoria di ieri della Fiorentina sul Verona, c'è sicuramente una nota stonata all'interno della sinfonia orchestrata dai viola sull'Hellas. Il nome sulla bocca di tutti, ovviamente, è quello di Norberto Neto che sui tre gol realizzati dagli scaligeri non è sembrato impeccabile in nessuna delle circostanze. Per capire come inquadrare la gara del brasiliano e più in generale la stagione del portierino viola, Firenzeviola.it è andata ad interpellare un grande ex del ruolo, ovvero Daniele Balli, fiorentino di nascita con una lunghissima militanza nell'Empoli.

Balli, come valuta l'annata fin qui disputata da Neto?
''Nel complesso si tratta di una stagione senza infamia e senza lode, vissuta tra alti e bassi. Credo però che al di là di qualche errore, Neto abbia trasmesso quella fiducia e quella tranquillità alla squadra che ogni portiere deve dare ai compagni. In caso contrario penso proprio che Montella non avrebbe avuto alcun tipo di problema a spedire in panchina il brasiliano, dato che in passato ci ha già abituto a cambi tra i pali sia a Catania che lo scorso anno in viola''.

Ieri però è arrivata una prova piuttosto negativa per Neto...
''Sì è vero ma non mi pare di aver notato errori particolarmente gravi. Quando una squadra vince come ha fatto la Fiorentina ieri, tutte eventuali carenze passano in secondo piano. Però mi sento subito di dare un consiglio a Neto...''

Prego.
''Da gennaio inizierà il girone di ritorno per la Fiorentina e le gare in Europa saranno tutte da dentro o fuori: un portiere come lui adesso deve cominiciare davvero a lavorare sodo per ridurre al minimo eventuali mancanze che potrebbero penalizzare la squadra. Errori potrebbero non essere più ammessi''.

In casa viola si è passati da Nuciari a Lopez nello staff viola: quanto può pesare il cambio di preparatre dei portieri per un numero 1?
''Lavorare con uno staff diverso dopo tanti anni vissuti con le stesse persone effettivamente può mettere in difficoltà un portiere ma un giocatore di spessore deve saper andare oltre a questi tipi di ostacolo, anche perché nel corso di una carriera può capitare più volte di dover cambiare preparatore''.

E' vero che parare questi nuovi palloni è diventato più duro del previsto?
''Concordo; anche io negli ultimi anni di carriera mi sono spesso trovato in difficoltà ad effettuare parate con questa sfere. I nuovi palloni cambiano traiettoria velocemente e sia in allenamento che poi in campo diventa più difficile intercettarli. Si dà spesso la colpa ai portieri ma giocare con simili palle non è affatto facile''.

Un'ultima domanda sul futuro della porta viola: lei punterebbe ancora su Neto o suggerirebbe ai viola un big come Julio Cesar?
''Io non sono mai per le rivoluzioni quindi continuerei con Neto tra i pali. La garanzia di questa squadra del resto è Montella: se lui continua a puntare sul brasiliano e non chiede nuovi portieri un motivo ci sarà...''