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BALZARETTI A FV, VIOLA DEVE SFRUTTARE ASSENZA DI IMPEGNI. IO E PRANDELLI...

di Riccardo Barlacchi

A Firenze non ha fatto faville, ma è sempre stato un giocatore blasonato. Federico Balzaretti in viola ha avuto poche possibilità durante l'era Prandelli, ma ha giocato con una squadra che ha conquistato una semifinale di Coppa Uefa e una qualificazione in Champions. Poi la parentesi a Roma, dove ha fatto molto bene fino a quel maledetto infortunio che lo ha costretto ad abbandonare la carriera. Ora commentatore per Dazn, Balzaretti ha raccontato a FirenzeViola.it i bei momenti passati a Firenze svelando anche retroscena sui rapporti, a volte al centro dell'attenzione, con Cesare Prandelli:

Balzaretti, in quali condizioni arriveranno Roma e Fiorentina?
“Per quanto riguarda la Roma dipende da come recupererà dalla gara di ieri, hanno tanti impegni, quindi la Fiorentina può avere qualche vantaggio. Le tre partite consecutive possono avere un peso notevole. Lo abbiamo visto anche con le grandi squadre come Juventus, Atalanta e Napoli. In Europa danno tutto, ma poi per forza di cose devono concedere qualcosa in campionato. Credo poi che la Fiorentina sia una buonissima squadra e non avere altre partite da disputare potrebbe rappresentare un vantaggio non indifferente”.

Reputa che a Firenze ci sia un progetto vero e serio?
“Assolutamente. Non sono nemmeno tra quelli che criticano la cessione di Chiesa, perché quando le strade si devono separare, è giusto sia così. Il tipo di lavoro fatto è psoitivo. La Viola si è mossa in anticipo e già da gennaio ha messo le basi per oggi. La vedo una squadra migliorata e con ambizioni diverse. Ho notato un centrocampo è di alto livello. Purtroppo siamo in una stagione maledetta, quindi credo che per ogni allenatore non sia facile gestire tutte le problematiche della quotidianità".

Quindi questo discorso vale anche per Iachini…
"Certo. La società ha capito che non c’è tanto tempo per lavorare con un nuovo allenatore. Si sta ancora giocando una sorta di precampionato".

A proposito di tecnici, c’è chi auspica un ritorno di Prandelli. Ma davvero andavate poco d’accordo in viola?
"Non è vero, assolutamente, erano scelta tecniche. A Firenze ho reso meno di quanto potessi rendere e la responsabilità è mia. Non ho avuto, semmai, tante possibilità. È questo è il mio rammarico. Il rapporto con Prandelli era ottimo. A ragion veduta, in quel momento ha fatto bene preferirmi altri giocatori, visto quello che è stato conquistato. Aveva delle idee e le ho rispettate. Poi i miei tre anni in nazionale fino al mio infortunio li ho fatti con lui. Più tardi ho saputo che a Palermo c’era la possibilità di giocare, quindi ho fatto le mie scelte. Devo dire, comunque, che a livello di gruppo e ambiente i sei mesi di Firenze sono stati bellissimi, li ricordo con grande piacere. Mi scrivo e mi vedo ancora con tanti ragazzi con cui ho giocato là”.

Lei in viola ha giocato in Coppa Uefa, arrivando ad una semifinale e conquistando la qualificazione in Champions. Pensa che la Fiorentina possa tornarvi presto?
“Sono stati mesi bellissimi. Eravamo nella zona Champions in Campionato e molto avanti in Coppa Italia ed Europa League. Penso che quest’anno l’obiettivo della Fiorentina sia l’Europa. Il vantaggio di poter preparare tutta la settimana c’è e va sfruttato".

Dall’altra parte c’è una Roma ancora un po' insicura.
“La Roma ha lo stesso allenatore dall’anno scorso e questa è una cosa buona, ma le forze e le energie possono venire a mancare. Affronterà tre settimane consecutive con doppi impegni. Ha la metà del tempo rispetto agli altri per lavorare. Non avere gare in mezzo alla settimana fa tanto, mi creda”.