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BELLINAZZO A FV, Milan? Sentenza rivedibile se...

di Dimitri Conti

Una sentenza scritta in maniera fraintendibile, ma il cui succo non si può proprio non capire: almeno per la prossima stagione il Milan sarà escluso dall'Europa League, e tutto ciò dovrebbe favorire un ingresso della Fiorentina nella seconda manifestazione europea. A meno di pareri diversi forniti dal TAS di Losanna, l'arbitrato che potrebbe cambiare le carte in tavola. Per comprendere meglio certi temi, FirenzeViola.it ha contattato Marco Bellinazzo, noto giornalista de Il Sole 24 Ore nonché autore di numerosi libri sugli aspetti economici del gioco.

Lei aveva definito questa sentenza un atto dai connotati politici della UEFA. Conferma dopo la sentenza?
"Il giudizio va oltre il contesto normativo del Financial Fair Play, almeno quello visto fino al 30 maggio 2018, quando sono entrate in vigore nuove regole. Rispetto alle proiezioni più gravi che si sentivano nelle passate ore, si può dire che la situazione sia meno grave".

Adesso però c'è da attendere il responso del TAS. Pensa che la mancata multa possa essere un aspetto positivo?
"Difficile da dire perché ci stiamo avventurando nel campo di una giurisprudenza totalmente nuova. Fino a qui due squadre sono state escluse da competizioni UEFA, e sono state il Galatasaray, che non rispettò i termini del settlement agreement invece rifiutato ai rossoneri, e la Dinamo Mosca che pagò anche una mano dura nei suoi confronti anche per le questioni cecene, oltre ad un falso in bilancio che rendeva chiara l'instabilità del club russo. Nel caso del Milan la situazione è difficile da stabilire. Così come quale sarà l'espressione del TAS che per composizione, dato che ha un giudice nominato dal Milan, uno dalla UEFA ed uno neutrale, tende a cercare un compromesso. Se si dovessero presentare novità sostanziali sulla proprietà allora la sanzione può essere modificata. Se non cambierà granché allora sarà fondamentale la lettura delle motivazioni".

Ecco, a proposito ha fatto un po' pensare il tanto dilungarsi nei tempi alla ricerca di motivazioni chiare, quando queste poi non sono arrivate. Lei che ne pensa?
"C'è rammarico nel non averle potute leggere già oggi. Ma normalmente la UEFA non le fornisce: i dispositivi vengono sempre diramati senza spiegazioni in allegato. Spero che questo rinvio possa concludersi domani, anche se penso che al club siano state già fornite tutte le spiegazioni del caso. Vorrei però sottolineare che la UEFA chiede grande trasparenza, visto anche che dal 1 giugno le società dovranno rendere pubblici online sia i bilanci che le commissioni pagate agli agenti, ma non ne ha mostrata molta in questa circostanza".