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BIGICA JR A FV, 5 finali in 3 anni: che traguardo

di Alessio Del Lungo

Ieri a Vinovo grazie ai gol di Lovisa e Beloko la Fiorentina Primavera, con il 2-2 contro la Juventus, si è guadagnata l’accesso alla finale di Coppa Italia di categoria. Un traguardo forse inaspettato viste le difficoltà in campionato, ma che testimonia una volta di più il grande lavoro che sta facendo in questi anni il tecnico, Emiliano Bigica. FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, il figlio Niccolò per parlare di questa impresa, ma anche del suo futuro visto che milita nel Grassina, ma è ancora di proprietà della Fiorentina.

Che partita le è sembrata questa semifinale di ritorno?
“Si partiva da un risultato a sfavore della Fiorentina dopo l’andata che aveva visto i viola avere diverse occasioni nitide per passare in vantaggio, ma senza riuscirci con la sfida che è terminata in pareggio per 1-1. Ieri la squadra ha iniziato subito andando a prendere la Juventus molto alta anche se non era semplice vista la caratura degli avversari che avevano anche fatto scendere giocatori del calibro di Portanova, conosciuto a livello nazionale con diverse presenze nel campionato di Lega Pro. La Fiorentina ha giocato, è arrivata tante volte soprattutto da sinistra in area, ha trovato il gol con Lovisa che è sempre uno dei più pericolosi, capace di andare spesso al tiro grazie ai suoi inserimenti. Il secondo tempo purtroppo non sono riuscito a vederlo perché ho dovuto studiare, sennò erano guai (ride, ndr)”.

Cosa significa per lei, per suo padre e per la sua famiglia il raggiungimento di questo ennesimo traguardo con la Primavera della Fiorentina?
“Noi siamo molto legati. Siamo sempre tanto vicini a mio padre, siamo dipendenti diciamo da lui, dal suo umore... In questo periodo non era il massimo viste le difficoltà incontrate in campionato, ma con questo risultato si è tolto una bella soddisfazione: 5 finali in 3 anni, la seconda in Coppa Italia dove sono detentrici del trofeo e potrebbero confermarsi campioni. Siamo molto emozionati, molto fiduciosi e, ripeto, molto vicini a lui. Per lui è un traguardo importante perché iniziava ad esserci un’aria un po’ pesante... Ora speriamo che le cose migliorino anche in campionato”.

In finale la Fiorentina troverà il Verona. Chi potrà essere decisivo?
“Incontrano una squadra che, se è arrivata lì, significa che ha valori, è forte... Anno scorso ha fatto il campionato di Primavera 1 e, eliminando una squadra come la Roma, ha dimostrato di essere ben attrezzata e pronta per giocarsi una finale a carte scoperte provando a strappare questo titolo per il quale i viola sono sicuramente più abituati a competere. Il giocatore che può decidere la partita è Koffi perché crea sempre superiorità, vince tante volte l’uno contro uno... Se riuscirà in futuro ad essere determinante nell’ultimo passaggio potrà ambire a bruciare le tappe e giocare a livelli più alti di quello attuale”.

Ci racconti un po' invece l'annata che sta disputando lei.
“Parliamo un po’ del mio Grassina (ride, ndr). Siamo una squadra che sta facendo davvero un percorso incredibile, segnato da tanti alti e risultati inaspettati visto che siamo terzi a 3 punti dal Grosseto capolista. Penso sia giusto considerarci pronti per lottare per qualcosa che ci possiamo meritare. Una squadra che gioca come noi non l’abbiamo ancora affrontata, le altre due che ci stanno davanti hanno un organico più ampio, sono piazze di spessore maggiore, ma noi abbiamo dato filo da torcere a tutti. Affronteremo il Grosseto alla quartultima in casa provando a fare il colpaccio. Il sogno Lega Pro c’è e ci stiamo sempre di più credendo. Siamo giovani, ma abbiamo ambizione e vogliamo provarci... La corsa è a tre come in Serie A (ride, ndr). Io, per il momento, ho fatto 16 presenze da titolare e 8 da subentrato nelle 24 giornate di campionato, quindi mi sento partecipe e protagonista di questa scalata, ma lo siamo tutti".

Ha già ricevuto qualche offerta in vista del prossimo anno?
"Quest’estate ho ricevuto diverse offerte, ho scelto Grassina... Ancora non sono arrivate proposte concrete, sono di proprietà della Fiorentina ed a giugno vado in scadenza con il cartellino e dovrò fare riferimento alla società viola. Mi piacerebbe sinceramente tornare alla base per poi decidere insieme come muoverci e cosa fare. Probabilmente il prestito è la soluzione più giusta quindi, con il fatto che mi scade il cartellino, mi legherei alla Fiorentina e per me sarebbe un passo importante che renderebbe orgoglioso non solo me, ma anche mio padre. Ora penso solo a migliorare, non sono un talento cristallino, devo fare un po’ di gavetta e lavorare step per step: la Serie C è il primo che vorrei fare”.