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BOCCI (COR. SERA) A FV, Chiesa? Io sono tranquillo

di Redazione FV

Alessandro Bocci, nota firma de il Corriere della Sera, ha parlato così a Garrisca Al Vento!, trasmissione curata e realizzata dalla redazione di FirenzeViola.it che va in onda ogni giovedì su RMC Sport. Queste le sue dichiarazioni:

Su Chiesa nell'Italia: "Sicuramente sarà un cardine dell'Italia verso Euro 2020. Oggi sono stati provati due tridenti, uno con Chiesa-Belotti e Berardi e l'altro con Verdi-Balotelli e Insigne. In quest'ultima c'era Bonucci capitano ma Mancini è stato chiaro: vuole vedere tutti. Non si possono rischiare infortuni in amichevole. Non dimentichiamoci che a settembre poi inizierà la Nations League contro la Polonia".

Su Ancelotti e la tentazione per Chiesa: "Sono abbastanza convinto che resterà un altro anno, poi chiaramente dipenderà dal mercato e dalle offerte per lui. Fin qui non ha mai palesato voglia di andarsene ed ha anche rinnovato, anche se i contratti non sono più legge. Credo che anche lui voglia giocare nella Fiorentina dove può crescere in santa pace. Su Chiesa sono tranquillo. Avete parlato di Ancelotti ma ci aggiungo anche il City di Guardiola o anche l'Inter non dovesse prendere Verdi. Alla Fiorentina però avrebbe tutto il tempo di crescere e sbagliare. Poi l'anno prossimo vedremo dove arriveranno. In questo momento ha anche voglia di conquistarsi la Nazionale, e più gioca più sicurezze ha. Se va in una squadra dove deve lottare per il posto spesso può stare a guardare".

Sulle sanzioni UEFA al Milan: "Penso che il Milan abbia paura e che la situazione economica sia preoccupante. Non conosco però i parametri: è una sentenza e non so quante siano le possibilità della Fiorentina. Escludere una società come il Milan dalle coppe non è facile. Fossi nella Fiorentina me l'aspetterei ma non troppo: si rischia di rimanerci male. Non è facile neanche per la Fiorentina: un conto è iniziare al 26 luglio, un altro al 19 agosto".

Sul mercato: "Spero che la Fiorentina voglia continuare questo percorso di crescita: pochi acquisti e mirati, per migliorare qualità ed esperienza. Giocatori magari giovani ma con un certo bagaglio. Ci aggiungerei che li vorrei italiani. Ma bisognerà vedere se quei giocatori considerati indispensabili saranno intenzionati a rimanere. Se restano tutti con 2-3 innesti di qualità la squadra potrà divenire competitiva".