BONATO A FV, RIMPIANTO BABA? DOPO È FACILE. AVANTI CON PIOLI
Nereo Bonato, ex dirigente del Sassuolo ma anche dell'Udinese, è intervenuto quest'oggi in diretta nel corso di Garrisca al Vento!, trasmissione che va in onda ogni giovedì su RMC Sport, realizzata e curata dalla redazione di FirenzeViola.it:
Su un possibile avvicendamento in panchina: "No, l'anno scorso è cominciata una rifondazione e l'inizio è stato promettente. Vero che manca da tempo la vittoria ma è un campionato particolare con tante squadre nella fascia media: basta tornare a vincere e si torna nelle posizioni più serene. La Fiorentina deve procedere sul suo percorso: in questi mesi si è visto cosa potrebbe servire per intervenire a gennaio ma cambiare tecnico non mi sembra una buona idea. Conosco Pioli e so che potrà fare bene".
Su cosa serve a gennaio: "C'è da valutare la situazione del centrocampista davanti alla difesa: nonostante Veretout si sia adattato bene credo che il suo rendimento possa essere maggiore da interno. E anche davanti: dopo un inizio fatto di gol regolari si è inceppato l'attacco. Bisogna capire se dare ancora fiducia ai giocatori che si hanno o se cercare un'alternativa. I gol vanno e vengono ma bisogna capire come superare questo periodo".
Sul Sassuolo di De Zerbi: "Vengono da una stagione difficile ma hanno fatto una rifondazione estiva con una serie di acquisti anche importanti. Mister De Zerbi è giovane ed ha idee propositive: è destinato ad allenare qualche top club. Il valore della rosa del Sassuolo è importante: me l'aspettavo questa situazione di classifica".
Sull'incidenza delle formule degli acquisti come Pjaca e Gerson sulle prestazioni: "Entrambi hanno avuto una chance importante: Firenze è una piazza prestigiosa dove ci si può mettere in evidenza. La squadra è giovane e c'è un bel progetto: l'obiettivo di tutti era fare una stagione positiva e capire poi a fine anno come comportarsi. Le formule sono intermedie per poter capire cosa succederà. Pjaca non ha dimostrato le qualità che ha e Gerson è altalenante ma questo non dipende dalle formule d'acquisto".
Su Babacar possibile rimpianto: "Col senno di poi è troppo semplice. Babacar voleva giocare con più continuità, per non rimanere nell'ombra di Simeone. La scelta ci stava, perché il Sassuolo aveva bisogno di un attaccante di struttura. Penso che l'operazione abbia accontentato tutti: era giusto farla. Bastavano 2-3 gol di Simeone in più, o tre punti in più, e la visione cambia. Darei fiducia a tutti perché credo che la Fiorentina stia facendo un bel progetto che può portare soddisfazioni".
Su Berardi e l'atteso salto di qualità: "È da capire strada facendo. Nei primi tre anni aveva numeri clamorosi, poi per un infortunio lungo o un cambio di tecnico, non ha timbrato regolarmente sotto rete. Qualche domanda se la fanno, ma se vogliono che una società investa tanti soldi sul ragazzo il suo rendimento deve aumentare. Ancora è giovane, ha qualità e fa parte della Nazionale: il tempo gioca ancora dalla sua parte".
Su Di Francesco alla Roma: "Lo scorso anno ha fatto una stagione molto importante, tanta roba. Quest'anno ci sono state uscite di peso e credo che gli acquisti fatti non abbiano ancora reso per le loro qualità. Le caratteristiche dei giocatori hanno costretto il mister a cambiare modulo ed anche questo ha portato difficoltà. Aggiungiamoci i tanti infortuni e la piazza difficile, e si possono capire le difficoltà che ha incontrato".
Su Chiesa e il suo futuro viola: "Probabile che arriveranno tante tentazioni in estate. Lì dovrà essere brava la Fiorentina, ma anche il ragazzo, a capire se è il momento di uscire. La scelta dovrebbe essere fatta assieme, a seconda di cosa si sente dentro per non avere rimpianti successivi".