BONDI A FV, TALISMANO ANTI-INFORTUNI: IL MIO SPECIALE GELATO PER LA FIORENTINA
Pochi infortuni per Borja e compagni? E' merito anche del "gelato viola" di Vetulio Bondi. In casa Fiorentina, fin dall'ultima giornata di campionato dello scorso anno, si è diffusa una vera e propria usanza alimentare: consumare uno speciale gelato 24 ore prima di ogni partita per un break salutare e, soprattutto, per diminuire il rischio di problemi muscolari. E' proprio con questo obiettivo che i nutrizionisti e lo staff medico gigliati si sono rivolti a un Guru del gelato in Italia e nel mondo come il Presidente della scuola Gelatieri Artigiani di Firenze e ambasciatore europeo del Gelato Fiorentino, ottenendo risposte positive tanto dal punto di vista nutrizionale quanto da quello scaramantico. Una curiosa abitudine che FirenzeViola.it si è fatta raccontare in esclusiva dal suo stesso ideatore.
Bondi, innanzitutto come e quando è nata la collaborazione con la Fiorentina?
"La collaborazione con la Fiorentina è nata quasi per gioco lo scorso anno. Lo staff medico viola e lo chef platform del Centro Sportivo hanno deciso di inserire qualcosa di diverso nell'alimentazione dei giocatori. Qualcosa che andasse oltre alle solite crostate o carni bianche, una novità stravagante e funzionale. Mi hanno contattato, chiedendomi di sperimentare un gelato con determinate caratteristiche e io ho accettato con grande entusiasmo. Neanche a farlo apposta, il primo gelato è venuto viola ed è stato subito approvato".
Una collaborazione iniziata non casualmente, ma a pochi giorni dalla bella vittoria contro la Lazio nell'ultima giornata dello scorso campionato.
"E' vero. Il gelato ha assunto ormai anche un valore scaramantico. Mi ricorderò sempre la chiamata ricevuta da parte dello staff gigliato all'indomani della sfida con la Lazio della passata stagione. Per la prima volta i giocatori viola avevano mangiato il mio gelato e non solo era piaciuto, ma la Fiorentina era pure riuscita a espugnare l'Olimpico con un netto 4-2. Un esordio romantico per un'esperienza romantica".
Ovvero?
"Sono sempre stato un tifoso della Fiorentina e poter ideare per i miei beniamini un gelato, per di più viola, è stato il coronamento di un sogno. Devo confessare poi che dopo il successo che ha avuto, anche altre due squadre di Serie A mi hanno chiesto di produrre per loro uno speciale gelato, ma ho prontamente risposto di no. Per me questo non è business, è passione".
Un gelato viola per la Fiorentina. Cosa c'è alla base di questo colore?
"La barbabietola è l'attore primario del gelato. Ci sono anche altri ingredienti, tutti naturali come da tradizione familiare, ma la ricetta è segreta e non si può divulgare. D'accordo con la Fiorentina, ho modificato più volte la sua prima versione per ridurre il particolare sapore della barbabietola e devo dire che l'attuale stecco ricoperto di cioccolato fondente mi ha aiutato proprio in questa direzione".
Ci spiega il motivo di un ingrediente così inedito come la barbabietola alla base del suo gelato?
"La barbabietola è un grande ricettore di anti-ossidanti, il cui processo di assorbimento avviene all'interno di 48 ore. La sua finalità è quella di ridurre il rischio degli infortuni a livello muscolare durante gli sforzi fisici e, proprio per questo motivo, il gelato viene servito ai calciatori circa 24 ore prima di ogni partita".
Ci sveli infine una cosa: qual è il calciatore che ne va più ghiotto?
"Dei calciatori non posso dire niente: ad alcuni piace, ad altri meno. Il più ghiotto però è sicuramente Paulo Sousa. L'executive chef della Fiorentina prima della sfida con la Juventus allo Stadium mi ha raccontato che il mister ne aveva mangiati addirittura quattro!".