BONFRISCO A FV, Rosso sacrosanto. Il rigore...
Nella prova praticamente perfetta della Fiorentina a San Siro ieri sera, un peso non poco indifferente hanno avuto anche le decisioni arbitrali di Giacomelli che tra due rigori dati alla Fiorentina, uno richiesto dal Milan ed un'espulsione comminata con il VAR a Musacchio ha avuto il suo bel da fare. Per analizzare gli episodi della gara, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva l'ex arbitro Angelo Bonfrisco.
Signor Bonfrisco, per Giacomelli non è stata una partita semplicissima. Come la valuta?
"Sì, non è stata semplice ma gli episodi fondamentali sono stati due. Il primo è la trattenuta di Caceres su Piatek. Il difensore della Fiorentina ha rischiato tantissimo perché si è disinteressato del pallone quindi secondo me poteva essere fischiato il rigore. Però attenzione: è un rigore da moviola, non da VAR".
In che senso?
"Nel senso che il VAR cambia solo errori gravi, e quello non lo è stato. Anche avesse fischiato rigore, il VAR non sarebbe potuto intervenire. Quindi se l'arbitro ha visto così è giusto che la decisione sia rimasta quella".
Non pensa che ci sia stata una trattenuta di Piatek prima del fallo di Caceres?
"A me non è sembrato ma nel caso sarebbe stato meglio che l'arbitro avesse fischiato fallo all'attaccante rossonero. Perché sennò vengono tutti a chiederti il rigore".
Poi c'è l'episodio dell'espulsione di Musacchio.
"Lì il VAR ha fatto benissimo ad intervenire perché il giallo assegnato al difensore del Milan è stato considerato errore grave. Quantomeno Giacomelli doveva andare a rivederlo, quelli sono contatti che in tempo reale fai fatica a valutare nella maniera giusta: ci vuole il rallentatore".
Decisione giusta dunque?
"Sì, c'è poco da discutere. L'espulsione è stata sacrosanta".
Sul resto della gara cosa ci dice?
"Penso ai due rigori della Fiorentina. Quelli sono episodi che ogni arbitro vorrebbe avere in partita: sono stati due falli netti su cui non ci sono dubbi".
Un voto dunque alla prestazione di Giacomelli?
"Sicuramente la sufficienza. Il rigore ci stava ma evidentemente lui ha avuto quella sensazione e ha fatto bene a perseguirla".