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BRUNI A FV, HELLAS DA NON SOTTOVALUTARE. SCUDETTO...

di Dimitri Conti

In vista della sfida di questo fine settimana, valida per la 29^ giornata di Serie A, che vedrà la Fiorentina affrontare in casa il fanalino di coda Verona, in una partita all'apparenza semplice ma che potrebbe rivelarsi fonte di difficoltà, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva il doppio ex di viola e gialloblù, peraltro scudettato con gli scaligeri, Luciano Bruni.

Cosa si attende dalla gara di domenica? La Fiorentina a prima vista sembrerebbe nettamente favorita...
"Quando si vanno ad affrontare gli ultimi della classe c'è sempre il rischio di sottovalutare l'avversario. Il Verona in fondo non sembra aver più niente da dire, e giocherà queste ultime partite solo per onorare il campionato: sarà fondamentale non sbagliare l'approccio, dato che la posizione in classifica è ancora buona per provare ad ambire all'Europa. Sarà fondamentale eliminare le scorie della brutta, ma anche molto sfortunata, sconfitta con la Roma".

Alla Fiorentina probabilmente mancheranno molti nomi importanti a centrocampo (Badelj squalificato e Borja e Vecino a rischio causa acciacchi vari): quanto potrebbero incidere queste assenze?
"Sono certamente tre nomi molto importanti, soprattutto Vecino e Borja, mi auguro che almeno uno di questi possa essere recuperato. Potrebbe essere comunque un'opportunità per Tino Costa per dimostrare qualcosa. Ma più che i giocatori che scenderanno in campo sarà determinante l'approccio alla gara, per ripartire nella rincorsa".

Lei vinse lo Scudetto con l'Hellas nell'85. Cosa manca a questa Fiorentina per poter ambire a traguardi ancora più alti?
"Bisogna ammetterlo: per vincere nel calcio di oggi serve spendere una grande quantità di soldi. Le squadre attrezzate a certi tipi di traguardi, come la Juve, e il Napoli di quest'anno, hanno risorse economiche importanti, ma non solo: hanno anche abitudine e mentalità. Bisogna riconoscere che la Juve, poi, è la favorita assoluta dato che ha un passo in più: dallo stadio di proprietà ai milioni di investimenti. Ci vogliono proprio gli investimenti per ambire a traguardi importanti, ma non è un'equazione scritta: spendendo non vinci automaticamente, basti vedere l'Inter".