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BRUNO PEZZELLA A FV, GERMÀN AMA FIRENZE E LA FIORENTINA. L'ARGENTINA E BATISTUTA...

di Giacomo A. Galassi

“Siamo stati sempre insieme, è stata un’infanzia felice. Dalla mattina alla sera a giocare a calcio. Abbiamo spaccato tutte le finestre dei vicini del nostro quartiere. Povera nonna, gli distruggevamo la casa e lei non si arrabbiava”. Ha esordito così, Bruno Pezzella, quando FirenzeViola.it lo ha contattato in esclusiva per chiedergli come il fratello German si stia trovando in questi primi mesi a Firenze. Quelle ore passate per le strade di Bahìa Blanca, città nel sud-est dell’Argentina, hanno portato evidentemente grandi risultati. Il sogno di giocare in Italia per i due, infatti, si è avverato: Bruno, dopo un primo anno ad Agrigento, all’Akragas, si è trasferito al Messina, mentre German, dopo l’esperienza a Siviglia, veste quella maglia viola che da piccoli vedevano indosso al loro idolo, Gabriel Omar Batistuta. Comincia così, la nostra intervista. Questo il prosieguo:

Come sta andando la sua esperienza in Sicilia, Bruno?

“Qua va tutto benissimo. L’anno scorso all’Akragas mi sono trovato molto bene, sia con i tifosi che con la città di Agrigento. Ora sono felice di essere al Messina, una squadra con una tifoseria passionale e una grande storia. Non abbiamo iniziato troppo bene, ma speriamo di fare meglio”

Allora le chiediamo se sente spesso suo fratello, Germàn, e se le parla mai di come si trova a Firenze:

“Con Germàn parlo ogni giorno – dice - e passa tutto il tempo a dirmi quanto sia felice. Adora sia la città che la tifoseria. Mi dice che le persone con lui sono tutte molto carine. È felice, non c’è molto altro da aggiungere. È poco tempo che è là, ma si è già innamorato della Fiorentina, della città e dei tifosi”.

E pensa che resterà lungo in riva all’Arno?

“Lui a Firenze vuole rimanere a lungo. Tutti in famiglia speriamo che le cose vadano bene e che possa restare in Toscana per tanto tempo”.

Come per Firenze, immaginiamo voglia restare a lungo anche nell’Argentina…

“Per noi, fin da piccoli, arrivare in Nazionale è sempre stato un sogno. Lui lo meritava già da tempo, ora dimostrerà di essere in grado di restarci. In famiglia siamo tutti molto felici, sia della Nazionale che della Fiorentina”

Concludiamo da dove abbiamo cominciato, con una domanda sulla vostra infanzia: come l’avete vissuta?

“Eravamo felici, sempre a giocare a calcio. Le racconto un aneddoto che riguarda la Fiorentina. Quando eravamo piccoli ci svegliavamo presto le mattine che giocavano i viola per andare a casa della nonna a vedere Batistuta. Non ci saremmo mai immaginati che German, un giorno, avrebbe indossato la maglia viola. Il fatto che lui sia alla Fiorentina è un sogno, davvero”.