CABRINI A FV: “CALCIO FEMMINILE CRESCIUTO MA PER AZZURRE MONDIALE DIFFICILE. VIOLA DEVE AMBIRE ALL'EUROPA”
Fonte: intervista a cura di Stefano Berardo
“Partecipare al secondo Mondiale consecutivo dopo averne mancati diversi in passato è un risultato importantissimo per tutto il movimento femminile. Si tratta comunque di vivere una grande emozione e godere di un prestigioso riconoscimento internazionale”. Mancano meno di dieci giorni all’inizio del campionato del mondo di calcio femminile che si terrà in Australia e Nuova Zelanda. Firenzeviola ha contattato in esclusiva colui che, dal 2012 al 2017, è stato selezionatore della Nazionale Femminile. Stiamo parlando di Antonio Cabrini, ex calciatore azzurro campione del mondo in Spagna nel 1982 con la spedizione guidata da Enzo Bearzot, il quale ci ha anticipato qualcosa su quello che potrà essere il percorso delle Azzurre nella rassegna oceanica e chi potrebbero essere le candidate alla vittoria finale del titolo.
Lei è stato CT delle Azzurre per cinque anni, che ricordi ha di quel periodo?
Io ho preso in mano la Nazionale Femminile in un periodo in cui il calcio femminile stava emergendo e prendendo sempre più quota. Le ragazze iniziavano già a ragionare come delle professioniste e penso che sia stata un crescita importante, per me come tecnico e per loro come giocatrici.
Cosa si aspetta dalla Nazionale Femminile in questo Mondiale?
È molto difficile dirlo perché come siamo cresciuti noi lo hanno fatto anche le altre nazionali europee. Sarà un campionato del mondo molto difficile, salvo qualche avversario certamente alla portata. Le ragazze dovranno lottare duramente per restare in questa competizione.
Quali possono essere secondo lei le candidate alla vittoria finale?
Penso saranno le solite tre o quattro squadre: Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Aggiungerei il Brasile come possibile outsider; hanno una buona squadra.
Alcune delle calciatrici che lei ha allenato oggi fanno parte della spedizione in Nuova Zelanda, che ricordo ha di loro quando era il loro commissario tecnico?
Sono ragazze che sono cresciute tantissimo da quel periodo. Io le ho convocate quando erano ancora molto giovani e si affacciavano nella selezione nazionale. Già a quel tempo le vedevo concentrate e pronte a diventare colonne fisse della squadra. Il fatto che loro siano lì anche in questa spedizione mondiale significa che ancora non c’è effettivamente chi sia in grado di sostituirle in tutto e per tutto. Presto però dovremo farlo perché pur essendo atlete importantissime iniziano ad avere un’età avanzata per mantenersi ad alti livello calcistici.
Che opinione si è fatto della CT Milena Bertolini? L’hanno convinta le sua convocazioni?
Non mi piace sindacare sulle scelte delle ragazze selezionate per questo Mondiale. Nessuno le conosce meglio di lei avendole viste in ritiro e quindi avendo fatto tutte le valutazioni possibile. Su Bertolini penso abbia fatto un lavoro importantissimo per la Federazione accrescendo moltissimo il valore della nostra Nazionale.
Sul caso dell’esclusione di Sara Gama cosa ne pensa?
Sono considerazioni fatte dal Commissario Tecnico. A volte le scelte sono sicuramente dolorose, possono essere discutibili, ma vanno accettate per quello che sono.
Quanto è importante che il Mondiale d’Australia e Nuova Zelanda sia trasmesso sulla Rai?
Io la considero una grande vittoria nonché una grande iniezione di fiducia per tutto il mondo del calcio femminile. Sui numeri del pubblico non so se potremo replicare la rassegna francese del 2019 visto che dovremo considerare anche il fuso orario.
Quanto è cresciuta la Serie A Femminile negli ultimi 4/5 anni?
Sono cresciuti molto i settori giovanili che hanno portato moltissime ragazze nel giro della prima squadra e questo ha permesso un netto accrescimento del campionato e del modo di lavorare nell’ambito femminile.
Che suggerimenti si sente di dare per migliorare ancora il campionato?
Serviranno altri passaggi e considerazioni che potremmo fare solo nel tempo. Fare ora tutto e subito rischierebbe di compromettere gli sforzi profusi fino ad ora. Bisogna andare avanti passo dopo passo per evitare di disfare il tutto. Per giungere a quei livelli ci vorrà ancora tempo.
Cosa ne pensa del colpo Fabiano Parisi alla Fiorentina?
Non sono molto a conoscenza dei giovani che stanno emergendo e non conosco molto nemmeno il ragazzo non avendolo visto giocare. Quello che però posso dire è che la Fiorentina ha fatto bene ad investire su un giovane e penso che anche lui abbia fatto bene a scegliere di andare a Firenze.
La Fiorentina ha inaugurato da poco il Viola Park. Cosa ne pensa del nuovo centro sportivo?
Avere delle infrastrutture di proprietà è fondamentale e comporta notevoli vantaggi. Il Viola Park può essere sicuramente di aiuto nella crescita della piazza viola e aumenta anche le attenzioni sulla società stessa.
Dove arriverà la Fiorentina il prossimo anno secondo lei?
Viste le cose che ha fatto vedere in questa stagione io penso che la squadra viola debba mantenere il livello che ha raggiunto e ambire ad un posizionamento che le permetta di disputare una competizione europea.