CANOVI A FV, DALBERT È UN ESTERNO ALTO. SE PEDRO STA BENE È FORTE
La nuova stagione è ormai iniziata, ma la Fiorentina non è partita nel migliore dei modi con due sconfitte nei primi 180 minuti di gara di questa Serie A. Troppo presto però e troppo prematuro per dare un giudizio negativo sul mercato orchestrato da Daniele Pradè: "Sicuramente sono stati presi giocatori di nome e di esperienza, ma Montella avrà i suoi problemi ad assemblare tutti i pezzi del puzzle perché la squadra è nuova ed ha bisogno di tempo per trovare la giusta quadratura". A dirlo in esclusiva a FirenzeViola.it è l'avvocato e procuratore Dario Canovi.
Il vero tormentone dell'estate della Fiorentina è stato Federico Chiesa. Quanto è importante che sia rimasto?
"Il fatto di essere riusciti a convincerlo di continuare con questa maglia credo sia stata una mossa importante, quasi decisiva del presidente Commisso a cui va dato merito. Non era facile viste le richieste che aveva il ragazzo sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico: è sicuramente un grande colpo".
Tra i tanti acquisti sono arrivati anche Ribery, Boateng e Caceres, giocatori abituati a vincere. Segno che le cose stanno cambiando?
"Questi nomi qui senza dubbio sono dei nomi importanti a cui forse Firenze negli ultimi anni non era più tanto abituata. Le loro carriere ed il loro palmares sono ricchi di successi, possono dare tanto alla Fiorentina, ma se riusciranno a farlo dipenderà da tante cose compresi gli altri calciatori che scenderanno in campo. Non sono più giovanissimi, ma le qualità ci sono".
Un'altra mini rivoluzione è stata fatto sugli esterni difensivi dove ora ci sono Dalbert e Lirola.
"Lirola è già un discorso diverso perché è un giocatore che ha fatto bene anche ultimamente, Dalbert invece lo vedo meglio come esterno alto piuttosto che come esterno basso visto che lascia un po' a desiderare nella fase difensiva. I problemi maggiori della squadra di Montella sono lì perché prendere 6 gol in due partite non è certo una partenza agevole e felice. Presumo che ci saranno dei problemi per sistemare tutto ciò".
Crede che la convivenza tra due giocatori come Pulgar e Badelj possa rappresentare un problema per il gioco dei viola?
"Badelj ha lasciato comunque un bel ricordo nei tifosi ed è forse, da loro, più conosciuto, ma Pulgar ha dimostrato a Bologna quello che vale e mi piace davvero molto quindi, secondo me, sono due ottimi acquisti. Per sapere se possono giocare insieme andrebbe chiesto all'allenatore che è quello che prende la decisione finale".
Analizziamo adesso invece le operazioni last minute ovvero Pedro, Ghezzal ed il giovane ex Liverpool Duncan.
"Qui più che mai il tempo è galantuomo. Esprimere giudizi ora penso sia prematuro, bisogna aspettare un attimo e vedere come si adatteranno e ambienteranno nel campionato italiano. Per Pedro credo che l'incognita maggiore sia lo stato fisico perché se sta bene e dimostra di essersi rimesso dall'infortunio può indubbiamente dare una mano ai viola e fare un gran campionato".