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CATEYANO A FV, Jovic? Il problema è stata la testa

di Alessandro Di Nardo

La Fiorentina è vicina a definire l’acquisto di Luka Jovic dal Real Madrid. Un colpo che entusiasma i tifosi viola per il valore assoluto di un giocatore che però, dall’estate 2019, quando i blancos lo prelevarono per 65 milioni dall’Eintracht Francoforte dopo una stagione da 27 reti in 48 partite, ha faticato non poco. Per parlare delle caratteristiche dell’attaccante classe ’97 la redazione di FirenzeViola.it ha contattato Daniel Cateyano, giornalista spagnolo caporedattore di Bernabeu Digital, testata online che si occupa dei temi di casa Real:

Cosa non ha funzionato nell’esperienza di Jovic al Real?
“Credo che Jovic non abbia saputo adattarsi al Real. Aveva tutti i presupposti per far bene, ma il suo atteggiamento non è stato corretto. Un esempio è quando durante la quarantena per il Covid se n’è andato in Serbia, dove poi si è rotto un dito saltando da un muro. Poi ricordo anche l’episodio del barbecue, quando nel giugno 2020 (nel periodo in cui si era da poco infortunato al piede) ha postato una foto di una festa in casa che ha fatto andare su tutte le furie i blancos. Insomma, ha dimostrato poca professionalità e questo nel Real Madrid non è accettabile”.

Crede che la Fiorentina sia il club ideale per il suo rilancio?
“Non so se è il migliore club, però è una squadra in cui abbiamo visto un altro attaccante serbo, Dusan Vlahovic fare davvero bene. Sicuramente è un club in cui può essere titolare e giocare tanti minuti, e potrebbe fare bene considerando le sue caratteristiche. Però, ripeto, dipende tutto dall’atteggiamento di Jovic, perché anche quando è tornato in un contesto in cui aveva fatto benissimo (durante il prestito all’Eintracht Francoforte), non è riuscito a dimostrare niente di quello che aveva fatto vedere la prima volta”.

Quali sono le sue qualità migliori?
“Senza dubbio la caratteristica principale è l’abilità di usare il fisico. Ha molta forza, anche se non è altissimo. Ha delle gambe e un busto possenti, per cui riesce bene a vincere moltissimi contrasti. E poi ha anche un gran tiro, oltre ad essere abile nel colpo di testa. È un attaccante che conclude alla grande e protegge al meglio il pallone”.