CAVALLI A FV, LA STAGIONE VIOLA È COME IL CORONAVIRUS: SPERIAMO FINISCA PRESTO
L'Italia, ma in generale tutto il mondo, in questo momento sta vivendo una situazione più che drammatica a causa del Coronavirus. Il Covid-19 si sta diffondendo sempre di più tra la gente e le vittime stanno crescendo inesorabilmente ogni giorno di più. Per parlare di questo momento difficile, provando a parlare anche un po' di calcio, la redazione di FirenzeViola.it ha intervistato, in esclusiva, il noto stilista e grande tifoso viola: Roberto Cavalli.
Come sta vivendo questa situazione?
"La sto vivendo a casa mia, rinchiuso e senza uscire. Per fortuna sto in un bel posto nelle colline fiorentine circondato dai miei cari. Dobbiamo resistere e alla fine ne usciremo più forti di prima".
Come giudica la stagione della Fiorentina?
"Non è facile parlare di calcio adesso. La stagione della Fiorentina, per me, è come il Coronavirus: si spera che finisca il prima possibile. Mi auguro che la mia squadra del cuore torni ad essere bella e divertente come ai tempi di Batistuta e Rui Costa. Ancora non riesco a vedere niente di eccezionale nella Viola di oggi".
Commisso, però, ha riportato entusiasmo tra i tifosi...
"Sì assolutamente, ma noi tutti speriamo che, oltre all'entusiasmo, abbia portato anche tanti soldi. Anche perché l'unica cosa che serviva a questa società erano i soldi. Per fare una grande squadra bisogna avere voglia di spendere e un buon consigliere che ti aiuti in ogni momento di difficoltà".
Chiesa resterà a Firenze?
"Non lo so. Io ho contatti con il padre, Enrico, ma parlerei con il cuore e non con il ragionamento. Parlando con il ragionamento dico che se ne andrà ma io spero vivamente di no".
Quanto è importante Ribery per la Fiorentina?
"Franck è un grande calciatore però mi sta antipatico perché viene da una squadra tedesca e a me i tedeschi non stanno simpatici".
Vuole mandare un messaggio ai fiorentini, e non solo, sul restare a casa?
"Certamente! Bisogna rimanere nelle proprie case a tutti i costi! Sicuramente è meglio annoiarsi che morire e la stessa cosa si può dire durante alcune partite della Fiorentina".