CECCACCI A FV, IN VIOLA ESPERIENZA FANTASTICA. KO IN FINALE? VI SPIEGO. E IN FUTURO...
La sua presenza al Viareggio è stata decisiva per il raggiungimento della finalissima da parte della Fiorentina. Tommaso Ceccacci, uno dei due prestiti che ha fatto parte della Primavera di Bigica nella Coppa Carnevale, è stato solo una meteora nell'universo viola ma è riuscito lo stesso a dare ottime impressioni a tutto l'ambiente, calandosi subito negli schemi della squadra e riuscendo a sostituire degnamente anche un pilastro della difesa come Petko Hristov, chiamato dagli ottavi di finale in poi in Nazionale. Un'esperienza, quella vissuta in viola dall'attuale centrale del Cesena, che Ceccacci ha scelto di raccontare in esclusiva a Firenzeviola.it:
Ceccacci, da poche ore è tornato in Romagna ma scommettiamo che il ricordo della Fiorentina sia ancora fresco...
"Sì, è stata una bellissima esperienza. Era tutto nuovo per me, sono arrivato non conoscendo nessuno né dei compagni di squadra né dello staff ma sono stato accolto benissimo da tutti. Coi ragazzi mi sono trovato bene, mi hanno permesso di integrarmi alla grande e anche sotto il profilo del mio rendimento in campo posso ritenermi soddisfatto".
Anche se per un paio di settimane, che ambiente ha trovato nel complesso?
"Mi sono trovato bene, nessuno mi ha mai fatto mancare nulla. Lo staff si è dimostrato preparato e il gruppo molto forte perché compatto e unito, anche davanti alle difficoltà. Ci tenevamo un sacco a vincere il Viareggio, anche per tutto il contorno che c'è stato a Firenze nelle ultime settimane. Peccato".
Quanto amaro in bocca conserva per la sconfitta contro l'Inter in finale?
"Secondo me ha giocato un ruolo decisivo la stanchezza: abbiamo giocato tante partite nel giro di pochi giorni. Siamo arrivati stanchi all'appuntamento e non siamo riusciti a difendere fino alla fine l'1-0. Nei supplementari l'Inter si è dimostrata più fresca grazie ai cambi e l'espulsione ci ha tagliato le gambe".
Se non altro vi rimarrà la soddisfazione di aver asfaltato la Juventus: ha capito cosa vuol dire per Firenze vincere coi bianconeri?
"Sì, sapevo già da prima che per i tifosi viola è una gara molto sentita. È stata una vittoria spettacolare, cercata, ottenuta e meritata. Visto quanto è sentita da Firenze, questo mi fa ancora più piacere".
Con chi ha fatto maggiormente amicizia in quei giorni in ritiro?
"Principalmente con Marco Meli, il mio compagno di stanza, ma oltre a lui anche con altri 5/6 ragazzi dello spogliatoio. Mi sono trovato davvero bene con tutti".
Chi invece l'ha colpita di più per le sue doti in campo?
"Gori e Sottil, pur essendo rientrati in rosa più tardi per gli impegni con le Nazionali, hanno dimostrato grandissimi valori. Mi ha impressionato anche Ghidotti, per la sua parata nel finale del primo tempo contro l'Inter. Il tasso tecnico della squadra nel complesso comunque è ottimo: sono tutti molto forti".
Adesso che obiettivi ha in questa stagione? Spera di ricevere un altra chiamata dalla Fiorentina per tornare in pianta stabile in maglia viola?
"Per il momento i miei pensieri sono tutti rivolti al Cesena, visto che vogliamo salire in Primavera 1. L'interesse della Fiorentina, che è una grande squadra, mi farebbe davvero molto piacere ma per il momento non ci penso".