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CHIESA A FV, Maccarone pericolo n°1 domenica

di M.Gori e S.Brandi

Per parlare del derby tra Fiorentina e Siena, abbiamo contattato Enrico Chiesa, 38enne attaccante del Figline, con un glorioso passato sia in viola che in bianconero

Chiesa, Fiorentina e Siena vengono da due risultati negativi, e, vista la posizione di classifica delle due squadre, hanno entrambe bisogno di far punti. Che partita si aspetta?
“La Fiorentina ha giocato alla pari con l’Inter, e meritava almeno il pareggio. Il Siena ha giocato a viso aperto contro il Milan ma ha preso 5 reti. Come tutti i derby sarà una partita tirata, ma la Fiorentina è tecnicamente superiore ed ha dalla sua il vantaggio di giocare davanti al proprio pubblico, anche se, ripeto, il derby è sempre una gara a se’”

Un derby che però pare essere molto più sentito a Siena che a Firenze…
“Per la mia esperienza di giocatore del Siena so che i tifosi bianconeri sentono molto quella partita. Vivendo a Firenze, invece, so che la rivalità più accesa è quella col Pisa, e poi c’è la partita con la Juventus, che quando gioca a Firenze i tifosi viola affrontano come se fosse un vero e proprio derby”

Chi deve temere in particolar modo la Fiorentina?
“Senza alcun’ombra di dubbio Maccarone. E’ l’unico giocatore del Siena in grado di fare la differenza, e lo dico sin dall’inizio della stagione”

Si parla di un possibile arrivo a Firenze di Zuniga, pensa che sia un giocatore da Fiorentina?
“Ho sentito dirne un gran bene, ma non avendolo visto giocare non posso dire se sia o meno da Fiorentina”

Gilardino e Mutu paiono un po’ sottotono…
“Noi attaccanti veniamo spesso giudicati quasi esclusivamente in base ai gol messi a segno. Ed è pur vero che quando una punta non segna ne risenta anche psicologicamente. Però mi sembra che anche a Milano sia Gilardino che Mutu si siano mossi molto bene”

Proviamo a fare un pronostico. Ha sottolineato che i derby sono partite particolari. Gara da tripla?
“Assolutamente no. Ripeto, sarà una gara particolare, ma i Viola giocano davanti al loro pubblico, e nel calcio l’apporto dei propri sostenitori è molto più importante di quanto si pensi”