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CHIESA, LUPOLI E CARMIGNANI A FV, IL FUTURO DI GIUSEPPE ROSSI

di Matteo Sestini

Chi lo ha visto allenarsi da vicino, chi ci ha giocato insieme e chi ha vissuto le stesse diffcoltà di Giuseppe Rossi. Pareri ed opinioni diverse, ma tutti sono sicuri di una cosa: Rossi tornerà, prima o poi, a giocare ai suoi livelli. Ecco i tre pareri raccolti in esclusiva da Firenzeviola.it per provare a stilare un bilancio della situazione del numero 22 viola.

Gedeone Carmignani, allenatore delle giovanili e della Primavera del Parma: ''Io credo che Rossi debba solo mettere minuti nelle gambe. Deve trovare la condizione migliore e potrà trovarla solo giocando. Con la classe che ha può giocare in qualsiasi ruolo in questa Fiorentina. Probabilmente vorrebbe bruciare le tappe, tornare da subito quello di sempre. Nella sua testa, anche a livello di subconscio, avrà certe remore e qualche timore e questo è assolutamente normale. Ma Giuseppe è un ragazzo coraggioso e generoso e credo che saprà andare oltre queste difficoltà. Deve ritrovare se stesso. Deve stare bene e giocare il più possibile. Il fatto è che la Fiorentina ha tanti giocatori di grande qualità e ha un gioco rodato. Quest'anno i viola hanno ambizioni importanti e trovare spazio e continuità è difficile per lui. Da parte dell'allenatore c'è la giusta necessità di fare più punti possibile e di far giocare sempre chi sta meglio, però Sousa deve trovare il modo per provare a dargli maggiore spazio. In questo modo tornerà quello di prima molto più velocemente''.

Arturo Lupoli, compagno di squadra di Rossi ai tempi delle giovanili del Parma: ''E' difficile dire qualcosa non standogli più a fianco ogni giorno, ma i problemi che ha adesso sono legati ad una condizione fisica e mentale che forse non sono più quelle di una volta. Penso che per lui sia necessario ritrovare normalità e continuità e credo che potrà dare il suo contributo alla Fiorentina anche qualora fosse al 50%. Un giocatore normale, dopo tutto quello che ha passato lui, avrebbe potuto anche smettere di giocare. Giuseppe invece ha sempre lavorato duro e credo che questa cultura sia da sempre la sua dote migliore. Ha una costanza incredibile. Guardate Falcao, un altro campionissimo che ha sofferto tantissimo per l'infortunio al ginocchio. A Giuseppe auguro di tornare ai suoi livelli prima possibile, anche se sarà molto difficile. Senza gli infortuni sarebbe tra i primi 10 attaccanti al mondo. Spero che possa tornare presto a divertirsi e ad incantare tutti noi come solo lui sa fare''.

Enrico Chiesa, ex attaccante della Fiorentina: ''La situazione è chiara, viene da un infortunio recidivo e avrà bisogno di tempo. Quanto è difficile dirlo , ma non è nemmeno un fattore così rilevante. Può giocare bene o male, alti e bassi sono normali. Lo sa anche lui, ci vuole tempo. Questi sono infortuni balordi perché cambiano anche la testa del giocatore. Ti arrabbi perché vorresti star bene, ti senti a posto ma non rendi. Qualcosa non va e non capisci cosa sta succedendo e la situazione può diventare frustrante. Non bisogna avere fretta. Più si ha fretta e più si fa fatica. Se a livello fisico lui è integro come del resto lo è adesso, io sono assolutamente certo che prima o poi tornerà al suo livello. Ne sono certo. Tornerà ad essere decisivo e a vincere le partite da solo e vi assicuro che questo lo sa anche Paulo Sousa. Piano piano scatterà qualcosa nella sua testa e anche quella paura, che pensava di non avere più, sparirà''.