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CICLONE MONTIEL, IL PADRE A FV: "ORA SOGNA L'ESORDIO IN A. SUL BARÇA E IL REAL MADRID..."

di Andrea Giannattasio

Un gol, tre assist e tante giocate da campione. L’ottavo di finale di ieri sera ad Altopascio non è servito soltanto alla Fiorentina per conquistare il pass per i quarti (che i viola giocheranno dopodomani a Carrara contro il Parma) ma ha confermato ancora di più il talento di Tofol Montiel, stellina della Primavera di Bigica anche ieri decisivo con la perla che ha spezzato l’equilibrio della gara e i passaggi vincenti che sono serviti a sigillare il successo per 4-2 contro il Torino. Per analizzare quella che fino ad oggi è stata la stagione del maiorchino (che in campionato ha già siglato undici gol), Firenzeviola.it ha contattato il padre del classe 2000, Oscar Montiel, con un passato da difensore nell’Extremadura e nell’Albacete tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio.

Signor Oscar, crede che, a distanza di qualche mese dalla sua partenza dalla Spagna, suo figlio abbia fatto la scelta giusta?
“Tofol è innamorato di Firenze. Ha instaurato subito un feeling speciale sia con la città che con il club ed i compagni di Primavera e prima squadra fin dal primo istante. È molto felice della scelta che ha fatto e per noi che siamo la sua famiglia questa è la cosa più importante”.

In Italia si è detto che Tofol, prima di venire alla Fiorentina, fosse stato cercato dal Real Madrid e dal Barcellona: è vero?
“Posso solo dirle che prima di venire a Firenze ha ricevuto offerte di altri club spagnoli. Di più non mi faccia aggiungere”.

Come pensa che possa migliorare suo figlio nel calcio italiano?
“Nel calcio e nella vita tutto ciò che si ottiene arriva per mezzo del lavoro, del tanto, tantissimo lavoro. Per Tofol è un anno di adattamento al nuovo Paese, alla lingua e al nuovo calcio, ovviamente. Ciò che per noi è più importante di tutto sono la voglia che metterà nel fare le cose e lo spirito positivo nell’affrontare le sfide” 

Tofol nel corso dell’anno si è più volte allenato con la prima squadra: crede che possa essere pronto per l’esordio con i “grandi”?
“È una domanda alla quale io personalmente non posso rispondere: tutto dipenderà da ciò che decideranno per lui i dirigenti del club e le persone alle quali spetta prendere una decisione del genere. Come ho detto prima, Tofol deve solo lavorare duro minuto dopo minuto e farsi trovare pronto per ogni decisione che verrà presa nei suoi confronti”.

Qual è il sogno più grande di Tofol?
“Credo che in questo momento, come tutti i giovani della sua età, mio figlio abbia la mente proiettata al debutto in Serie A con la prima squadra. E io posso solo augurarglielo”.