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CINQUINI A FV, Cerci non è da Premier League

di Andrea Giannattasio

Alla luce delle numerose voci che vorrebbero il Manchester City di Roberto Mancini in forte pressing sul talento viola Alessio Cerci, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva l'ex direttore sportivo Oreste Cinquini;

Cinquini, cosa ne pensa delle voci che vorrebbero Cerci al City di Mancini?
"Premetto che della trattativa non so assolutamente niente, ma non reputo per la verità Cerci un giocatore da calcio inglese. Non ha, per il momento, quella grinta e fisicità che è propria della Premier".

Come inquadra il recente campionato disputato dal ragazzo?
"Cerci è molto maturato, perché soprattutto nelle ultime partite è entrato in partita con la testa giusta fin dal 1' minuto e ciò gli ha permesso di realizzare anche dei gol importanti. Credo che la Fiorentina dovrebbe continuare a puntare sul giocatore per l'avvenire".

E' d'accordo con la definizione di Mancini che reputa Cerci 'il giovane italiano più promettente della Serie A'?
"Onestamente mi pare strano che il Mancester City voglia puntare su un giocatore come Cerci, dal momento che già ora dispone di calciatori giovani del calibro di Balotelli e Jhonson. Chiaramente però se Mancini lo reputa così importante fa bene a volerlo, dato che Roberto è un grande intenditore".

Qualche domanda sul mercato viola: cosa si aspetta da Corvino?
"Ritengo Pantaleo un grande esperto nel suo settore: è chiaro che lui deve adempiere ad imput precisi che la società gli ha dato, come ad esempio ridurre il monte ingaggi e fare il più possibile plusvalenze".

Crede che sia in atto un ridimensionamento?
"Assolutamente sì, mi pare evidente: ma nel contempo mi auguro che Corvino sia bravo e fortunato. Firenze è una piazza importane, con un tifo che vuole sempre vincere. Non sarà facile però il futuro".