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CINQUINI A FV, PRADÈ? DECIDA COMMISSO. VIOLA HA IL DESTINO NELLE PROPRIE MANI, KOKORIN...

di Alessandro Di Nardo

In casa Fiorentina in queste ore è tornato in voga il tema Dirigente Sportivo; per un parere illustre in materia la redazione di FirenzeViola.it ha contattato uno storico DS tra le altre anche della Fiorentina, Oreste Cinquini, che per l’occasione ha parlato anche della stagione viola e di una sua vecchia conoscenza ai tempi della nazionale russa, Aleksandr Kokorin: “Sull’interessamento della Fiorentina per Pietro Accardi posso dire poco; non posso parlare dei colleghi senza conoscere la situazione, so solo che l’Empoli sta facendo un gran lavoro e di conseguenza anche lui, ma non lo conosco di persona. Conosco invece molto bene Daniele Pradè, che rispetto e stimo come collega: anche qui, dovrei essere a conoscenza dei meccanismi interni alla società per capire meglio, indubbiamente la Fiorentina sta vivendo un momento problematico ed ora ha poco senso provare a programmare, ora servono punti-salvezza, poi si vedrà. A stagione finita sarà Commisso a decidere se confermare o no Pradè, bisognerebbe essere nella testa del presidente per capire cosa vuol fare.

Sulla situazione della Fiorentina, come le è sembrata la squadra di Iachini nelle ultime uscite?
“La Fiorentina come detto prima deve pensare a fare quei punti che servono per salvarsi. La stagione non è stata brillante, ma ultimamente vedo la squadra in crescendo. Anche contro la Juventus, che comunque non sta vivendo un gran momento, i viola mi sono sembrati in crescita e forse, se c’era una squadra che meritava i tre punti quella era la Fiorentina”.

Sulla lotta salvezza in generale, l’exploit del Cagliari può cambiare le carte in tavola?
“Non credo più di molto; la Fiorentina ha il destino nelle sue mani, credo che la squadra adesso sia sintonizzata sull’obbiettivo salvezza, che è la cosa più importante. Dietro le avversarie iniziano a correre come è sempre successo nei finali di stagioni. Credo comunque che la quota salvezza rimanga di 40 punti”.

Come vede le avversarie dei viola in questa volata finale?
“Il Cagliari come detto sta facendo una gran rimonta. Il Parma, che pure credo sia una squadra di gran qualità davanti, con due giocatori interessanti come Mann e Mihaila, si è fatto male da solo perdendo troppi punti ed adesso è pressoché condannato. Il Torino mi sembrava in crescita, lo stop col Napoli non fa male più di tanto per loro e credo sarà decisivo il recupero con la Lazio e soprattutto il momento in cui lo giocheranno; penso che avrebbero dovuto recuperare quella partita il prima possibile, posticipandola al 13 maggio rischia di essere falsata perché inutile per una delle due. Lo Spezia, che pur sta giocando un bel calcio, è inguaiato, ma ha un allenatore molto bravo e credo che alla fine ce la farà”.

Per chiudere, lei conosce molto bene Kokorin, attaccante arrivato a gennaio a Firenze che ad oggi pare un oggetto misterioso in casa viola...
“Non solo io, ma anche figure importanti come Mancini, Spalletti e Capello, hanno garantito per le qualità tecniche del giocatore che sono fuori discussione. Negli anni in cui ho avuto di conoscerlo mi è sembrata anche una persona tranquilla. Purtroppo ancora le sue qualità a Firenze non sono emerse, penso dipenda anche da vari problemi, tra cui quelli fisici”.