CINQUINI A FV, RIBERY DIFFICILE DA COLLOCARE TATTICAMENTE. KOKORIN? SOFFERTO LA LINGUA
Per la Fiorentina sembrano essere giorni importanti in ottica mercato con la chiusura dell'affare Sergio Oliveira che si avvicina sempre di più e con Nicolas Burdisso che dalla prossima settimana sarà probabilmente inserito nell'organico della dirigenza gigliata. FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, Oreste Cinquini, storico direttore sportivo che ha lavorato anche con il club toscano.
Che cosa pensa dell'inserimento di Burdisso al fianco di Pradè?
"In questo settore è giusto confrontarsi, ma non so quali poteri e quali mansioni avrà Burdisso che dovrebbe essere alla sua prima esperienza in questo nuovo ruolo. Bisognerebbe sapere che cosa ne pensa Pradè, ma molto probabilmente ne avranno discusso e avranno optato tutti insieme per questa scelta. Credo sia la cosa migliore perché tutti devono concorrere a fare il bene della Fiorentina".
Le è piaciuta la scelta di Gattuso come allenatore?
"E' un uomo importante, è molto serio e dà tutto nel suo lavoro, ma principalmente mette davanti l'aspetto umano a quello prettamente professionale. Bisogna sostenerlo, cercare di avere da lui le indicazioni su chi andare a prendere e su chi investire. Ha preteso di tenere Vlahovic e dunque penso debba dare il suo assenso anche per Sergio Oliveira".
Sergio Oliveira è proprio uno dei nomi più gettonati in ottica Fiorentina, anche se non è affatto un affare già definito.
"Sarà difficile per Vlahovic riconfermarsi malgrado abbia dimostrato grandissime qualità e quindi, mettere intorno a lui giocatori che ne esaltano le caratteristiche, sarebbe importantissimo. Oliveira è un giocatore forte perché non si segnano a caso così tanti gol in un campionato probante come quello portoghese che annovera 4/5 squadre di livello. In più il Porto ha avuto un cammino esaltante anche in Champions League ed il ragazzo ha potuto confrontarsi con realtà importanti".
Nico Gonzalez invece è un altro ragazzo che sembra avere la stoffa, ma con l'incognita che riguarda la tenuta fisica.
"Le statistiche sono importantissime nel calcio perché tutti coloro che fanno gol li fanno tutti gli anni, ma anche chi ha problemi fisici li ha tutti gli anni. L'ultimo, a dimostrazione di quello che sto dicendo, è Sensi che non riesce a dar continuità alle sue prestazioni. Credo che ci sia da analizzare con molta attenzione questo aspetto prima di acquistare un calciatore".
Lei ha sempre espresso pareri positivi su Kokorin. Riuscirà ad incidere anno prossimo?
"Non solo io, ma anche gli allenatori che lo hanno avuto in Nazionale o allo Zenit, gente del calibro di Capello, Mancini, Spalletti... Tutti hanno visto il suo valore. Per me è un giocatore molto importante, tra i russi è il più europeo. Forse non per colpa tutta sua, ma ha avuto 6 mesi travagliati a Firenze, mi auguro dimostri ciò che è perché potrebbe davvero essere un acquisto importante. E' arrivato digiuno, senza sapere la lingua, e la comunicazione è fondamentale nel calcio. Allo Zenit mi sono accorto nel mio ruolo che era difficilissimo incidere, dare sicurezza ai calciatori... Può aver risentito moltissimo di questo aspetto ed infatti gli ho suggerito di prendere lezioni di italiano per integrarsi e non sentirsi un corpo estraneo nello spogliatoio".
La Fiorentina deve trattenere Ribery oppure no?
"Nessuno può sindacare che sia un grande giocatore, determina molto sul piano tattico. E' solo una seconda punta ormai e, se Gattuso opterà per un modulo come al Napoli, penso che possa avere delle difficoltà di inserimento. Al contrario potrebbe avere una collocazione adeguata Callejon che con Gattuso ha sempre fatto bene. Per Ribery c'è da approfondire il problema con il francese che si dovrà ritagliare spazio anche perché non penso possa giocare 90 minuti a grandissimi livelli. Il nuovo tecnico chiede anche una grande fase difensiva... Solo loro sanno che cosa si sono detti, ma potrebbe essere un valore aggiunto se utilizzato nella giusta maniera".