.

CIOFFI A RFV: "TRA LUCCA E DJURIC, ECCO CHI CONSIGLIO AI VIOLA"

di Redazione FV

Tecnico fiorentino, alla ricerca di una nuova opportunità dopo essere stato protagonista in Serie A con Udinese ed Hellas Verona, Gabriele Cioffi è intervenuto a Radio FirenzeViola per dire la sua sul lavoro del collega Raffaele Palladino: "Dopo un grande allenatore come Italiano che ha avuto un impatto importante nel mondo viola, non era facile fare così. Un allenatore ha bisogno di tempo e la squadra era nuova. Alla lunga la Fiorentina sta diventando una piacevole sorpresa e sono contento perché è lì che deve stare la Fiorentina".

Questa Fiorentina può recitare il ruolo del Bologna dell'anno scorso?
"In termini di risultati sì, perché lo sta facendo; come gioco siamo ancora in una situazione di 'work in progress', sta superando anche le aspettative rispetto a quello che ci si poteva aspettare a questo punto". 

La sta stupendo la crescita di Pietro Comuzzo?
"Io lo conoscevo perché lo seguivo anche nelle nazionali giovanili. Poi lui viene da Udine, o insomma da quelle parti. Ha la mentalità del lavoratore, di quello che non molla mai, e lo si vede in campo. Poi nella sua evoluzione c'entra molto il lavoro che stanno facendo Palladino e il suo staff".

Lei ha avuto anche Milan Djuric a Verona. Può essere il sostituto ideale di Moise Kean?
"Come caratteristiche no, sono giocatori diversi. Però in certe partite può far comodo la sua fisicità. Poi è chiaro che, per come sta interpretando il gioco Palladino, questa squadra agisce meglio in ripartenza. Quindi per variare un po' Djuric può anche essere utile, magari nei finali di partita".

A Udine invece ha avuto Lorenzo Lucca.  Ce lo vedrebbe, magari la prossima stagione, a Firenze?
"Certo, perché no. Ha un potenziale incredibile ancora inespresso. Questo non è solo un problema degli allenatori che lo hanno avuto, ma è una molla che deve scattargli dentro. Sono convinto che questa cosa accadrà perché ha una grande etica del lavoro. Deve migliorare in termine di gioco, mettersi a disposizione della squadra dal centrocampo in sù, aiutarla nella costruzione del gioco, negli scarichi di prima, ma sono cose che nel percorso inserirà, perché sotto il profilo dell'abnegazione è già molto utile senza palla".


Gabriele Cioffi a Radio FirenzeViola