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COFIE (SIVASSPOR) A RFV: "IN CAMPO PER ATSU. LA VIOLA NON FA PAURA MA LO STOP CI HA PENALIZZATO"

di Redazione FV
Fonte: a cura di A.G.

Un pallone che rotola per dimenticare i brutti pensieri e onorare chi non c’è più. In casa Sivasspor, prossimo avversario della Fiorentina negli ottavi di finale di Conference League, c’è tanta voglia di calcio. “Per ricominciare a vivere dopo un terremoto che qui in Anatolia non ha fatto danni o vittime ma è stato comunque un dramma psicologico” ci racconta Isaac Cofie, mediano della squadra turca ed ex conoscenza del calcio italiano tra Genoa, ChievoVerona, Carpi ma non solo. Oggi il ghanese, dal 2019 punto di riferimento della formazione di Riza Çalimbay, ha il cuore spaccato a metà. Da un lato non vede l’ora di tornare a giocare contro una formazione italiana (“Non sono più tornato nel vostro Paese quando me ne sono andato ormai quattro anni fa, per cui sarà davvero un’emozione”) ma dall’altro piange un amico che non c’è più. Ovvero Christian Atsu, morto ad Antiochia sotto il peso delle macerie del sisma del 6 febbraio: “Lo conoscevo molto bene. Lo avevo persino sentito il giorno prima che la terra iniziasse a tremare: nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Ho perso un fratello e provo ancora un dolore immenso. Giocheremo anche per lui”.

La testa, dunque, è già proiettata al campo. E, ovviamente, all’impegno di dopodomani a Firenze contro la Fiorentina, tra le squadra che Cofie ha affrontato più volte in Serie A (ben otto) e alla quale ha segnato uno dei suoi rarissimi gol quando vestiva la maglia del Chievo (il 3 marzo 2013 in una sfida che poi i viola si aggiudicarono 2-1 grazie al gol del carneade Larrondo): “Ormai il Sivasspor è una squadra abbonata a giocare l’Europa: da quando sono arrivato l’abbiamo sempre disputata e anche stavolta daremo il massimo: non verremo quindi a Firenze per fare una passeggiata” ha raccontato Cofie, intervistato da RadioFirenzeViola (il file audio con le sue parole andrà in onda oggi durante “Viola amore mio” a partire dalle 12). Anche per questo, al Sivasspor, la Fiorentina non fa paura: “Io per i viola ho solo rispetto ma non certo timore: i viola hanno tanta qualità e da qualche partita hanno iniziato a giocare bene. Conosco bene Italiano, l’ho anche sfidato quando militava nel Padova: per lui ho tanta stima”. E a domanda precisa su quali siano i principali pericoli dei toscani, l’ex Genoa non ha dubbi: “Bonaventura e Ikoné: sono loro che hanno dato la svolta dopo un periodo molto difficile. Guardo spesso la Serie A e ho osservato attentamente le prove di Biraghi e compagni”.

Ma che Sivasspor si troverà davanti la Fiorentina dopo un mese di stop, causa terremoto, e il ko per 4-3 di sabato scorso contro il Karagumruk di Pirlo? “Abbiamo perso qualcosa sotto l’aspetto fisico, sono il primo a confessarlo” ha aggiunto Cofie: “Prima dello stop eravamo in un buon momento perché arrivavamo da due vittorie consecutive ma già contro il Karagumruk si è visto qualche passo indietro da parte nostra. A Firenze, però, ce la metteremo tutta”. Anche perché poi, una settimana dopo, ci sarà il ritorno in Turchia, allo stadio “4 Settembre” che al pari di tutta la città sorge a quasi 1.300 metri di altitudine: “Qui fa freddo in questo periodo ma non ci sarà il campo ghiacciato, com’è accaduto in passato. I nostri tifosi sono molto caldi, è vero, ma hanno anche grande rispetto per gli avversari” ha concluso il ghanese, che poi ha spigato anche il motivo del suo approdo nel cuore dell’Anatolia: “C’è poco da fare da queste parti ma mi trovo molto bene. Il Sivasspor oltretutto è una società modello che può vantare uno dei migliori stadi del campionato”. La Fiorentina, come contro il Braga, confida di chiudere la pratica già nel turno d’andata per evitare brutte sorprese.


Isaac Cofie a Radio Firenze Viola