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COMOTTO A FV, LA FIORENTINA MI VOLEVA SOLO COME RISERVA

di Cristina Guerri

Dopo Adrian Mutu, il Cesena ha raggiunto l'accordo con un altro ex viola, Gianluca Comotto. L'ex terzino viola, svincolatosi lo scorso 30 giugno, parla così della sua nuova avventura, intervistato in esclusiva dalla redazione di Firenzeviola.it:

Gianluca, cosa l'ha spinto ad andare al Cesena?

"Quando mi si è presentata la possibilità di andare al club romagnolo non ci ho pensato due volte ad accettare la loro proposta. Quello bianconero è un progetto davvero importante".

Un progetto a tinte viola, visto che va a raggiungere Mutu...

"Sulla mia scelta ha influito molto Giampaolo, una persona seria, che stimo e che vuole rendermi protagonista di questa nuova esperienza. Sono poi ancora più contento di ritrovare un campione come Mutu. Ho visto spesso Adrian in questi giorni: è carico e voglioso di tornare in campo".

Comotto, Mutu, Donadel, Santana, D'Agostino. E chissà quanti ancora se ne andranno prima dell'inizio del campionato...

"Io posso parlare solo per la mia situazione. Ma se l'obiettivo della Fiorentina era quello di ridurre il tetto ingaggi, la strada da intraprendere era giusta. Io e tanti altri eravamo in scadenza; ma per adesso la Fiorentina non ha venduto nessuno".

Ma c'è stato un timido tentativo di rinnovare il suo contratto con la Fiorentina?

"Non siamo arrivati a parlare di una vera proposta economica. La scelta di non rinnovare il contratto è avvenuta quasi in simbiosi. Avevamo punti di vista troppo differenti".

Quali?

"Io credevo - e lo credo ancora - di poter dare ancora tanto; la Fiorentina invece voleva tenermi non potendomi assicurare un posto da protagonista. Eravamo consapevoli di questa diversità nel vedere le cose, e ci siamo lasciati dopo tre splendidi anni, conditi di tante soddisfazioni".

D'Agostino parla di Firenze come di una piazza in fase di ridimensionamento. Lei concorda?

"Io parlerei più di rifondazione. Nel calcio di oggi quasi nessuno può permettersi di spendere grosse cifre per i giocatori. Credo che la Fiorentina saprà ripetersi come gli anni passati. Magari però ci vorrà un po' di tempo".

E con Firenze come si lascia?

"Abitavo in zona stadio, vivevo la mia quotidianità a contatto con molti tifosi. Sono stato benissimo a Firenze, città fantastica e con gente davvero calorosa".

Qualche incomprensione con i tifosi, comunque, c'è stata.

"Avevo già chiarito a suo tempo l'episodio [l'episodio verificatosi a Brescia nel riscaldamento, quando Comotto mostrò il fondoschiena ad alcuni supporters viola in trasferta n.d.r]: continuo a pensare che quelli non erano dei veri tifosi della Fiorentina. Con tutti gli altri ho sempre avuto però un rapporto splendido. Anzi, colgo l'occasione per salutarli".