.

CONSOLE FRANCESE A FV, CON I QUATTRO VIOLA LEGAME CON FIRENZE PIÙ FORTE. LAURINI...

di Luciana Magistrato

"Grazie Fiorentina, avere quattro giocatori francesi nella squadra ha avvicinato ancora di più i fiorentini al nostro istituto". A dirlo in una intervista esclusiva a Firenzeviola.it è la console francese Isabelle Mallez, direttrice dell'Istituto francese di Firenze che proprio ad inizio novembre ha festeggiato i 110 anni di vita. "I giocatori francesi e la Fiorentina sono un matrimonio riuscito, così come quello tra l'Istituto Francese e Firenze e la recente festa dei 110 anni ce ne ha dato la conferma" ci dice madame Mallez mentre mostra orgogliosa le due grandi valige piene di testimonianze lasciate in quell'occasione dai fiorentini, tra cui la maglia viola portata da Laurini: "È stato il riscontro del legame importante e bello con Firenze. In tanti hanno scritto un ricordo o lasciato uno scontrino, un biglietto, un libro... c'era ad esempio l'autore di una canzone di Mirella Mathieu, il pronipote di un personaggio che dà il nome ad un museo francese, chi amava Brigitte Bardot e così via.., La maglia portata da Laurini la cosa più bella, soprattutto per i tanti fiorentini che lavorano qui e che tifano Fiorentina, la metteremo in una teca in vista in ricordo di quella bella serata. Ora che ci sono quattro giocatori francesi il tifo sarà ancora più forte anche da parte mia".

Ma lei tifa per qualche squadra francese? "In realtà no e il calcio mi piace soprattutto per l'entusiasmo e l'affetto che si respira intorno ad una squadra, come accade a Firenze o per la Nazionale. Infatti mi spiace che l'Italia non sia ai Mondiali perché a giugno non si respirerà quell'atmosfera magica che si respira in occasione delle partite, quando la città si ferma letteralmente. E pensi che, per quanto riguarda la Fiorentina, da mesi un sacco di persone mi chiamano per dirmi dei quattro giocatori francesi in città; c'è anche un giocatore di rugby francese a Firenze ma il calcio ha una risonanza incredibile e quindi rafforza il legame tra città e comunità francese".

Com'è stato l'incontro con Laurini: "Lui è stato perfetto e aperto alla gente perché non avevamo preparato nulla da dire o fare ma è stato bravissimo ad esprimere il suo rapporto con Firenze, tra architettura, ristoranti e passeggiate con la fidanzata, ed anche a parlare di Fiorentina dal punto di vista dei tifosi, prestandosi poi a selfie e foto. Si percepiva che gli veniva tutto dal cuore. Mi spiace non aver conosciuto anche gli altri tre ma stiamo pensando ad altre iniziative sia a Firenze che a Roma con l'ambasciatore al quale intanto il sindaco e la Fiorentina hanno dato la maglia firmata dai quattro viola. Spero di andare presto anche allo stadio, come ho promesso, e di conoscere anche i dirigenti, visto che per ora ho incontrato solo Della Valle ad un evento esterno".

Quali sono le iniziative o le attività che l'Istituto francese offre ai fiorentini (e non solo ovviamente)? "Oltre ai corsi a pagamento ci sono tanti servizi come la biblioteca appena rifatta con una raccolta anche di film, oltre 1500, che sta raccogliendo molto interesse è una di libri tradotti ad hoc per imparare il francese secondo il proprio livello, inoltre c'è un angolo per i bambini. E abbiamo tutta una serie di attività culturali, come il cinema francese gratuito con film anche moderni, concerti, spettacoli e conferenze"

Quant'è grande la comunità francese a Firenze? "In tutta la Toscana, tranne Livorno che ha un'altra giurisdizione essendo un porto, abbiamo 4500 iscritti ma consideri che non tutti si iscrivono, soprattutto se si fermano per poco tempo. Solo a Firenze la stima dei francesi che passano ogni anno è tra i 200 e i 300mila, che ci comporta un grande lavoro anche per la documentazione, oltre a seguire i problemi della comunità". 

Firenze come ha vissuto gli attentati di Parigi? "C'è stata molta vicinanza e, durante la fiaccolata organizzata a Piazza Ognissanti, mi sono sentita anche protetta quando ho visto intorno a me dieci sindaci quasi a scortarmi. Inoltre Nardella mi chiamò subito per attivarsi per partecipare alla manifestazione di Parigi, così Firenze è stata una della quattro città rappresentate. Ma anche la gente comune ci è stata solidale. Sicurezza? Se ne è parlato con le forze dell'ordine italiane che ci devono proteggere ma l'Istituto francese deve essere aperto alla gente, non possiamo blindarlo".