CUTRONE LIBERO DA VINCOLI DI CONTRATTO: NIENTE PIÙ OBBLIGO DI RISCATTO
Patrick Cutrone è uno dei grandi misteri della stagione della Fiorentina. Acquistato a gennaio come soluzione ai problemi offensivi viola, con un accordo sudato sette camicie per riportarlo in Italia dopo i mesi deludenti al Wolverhamtpon, questa stagione ha collezionato solo 265 minuti, nonostante l'attacco viola sia stato tutt'altro che prolifico e nonostante in rosa sia l'unico, insieme a Ribery, ad essere andato in doppia cifra almeno una volta in carriera. Probabilmente l'inibizione al suo utilizzo, nonostante le dichiarazioni pubbliche da parte dei dirigenti della Fiorentina, è sempre stato il riscatto obbligatorio dopo 26 presenze da titolare nell'anno e mezzo di durata del prestito. Inizialmente un accordo che non aveva dato problemi ai viola e che invece, col passare del tempo, ha escluso per partito preso l'ex Milan dai titolari.
Da questa settimana però, questo limite, o scusa che dir si voglia, non potrà più essere utilizzata per spiegare le continue esclusioni dell'attaccante, titolare tra l'altro della Nazionale U21. Infatti, il suo agente Giovanni Branchini, è riuscito a rinegoziare i termini dell'accordo tra Fiorentina e Wolverhampton, eliminando l'obbligo di riscatto e dunque "liberando" il giocatore da questa catena che lo inchiodava in panchina, sia con Iachini che con Prandelli. Basti pensare che nel corso dell'ultima sosta per le Nazionali, nonostante lui abbia potuto allenarsi per 10 giorni con Prandelli, alla fine la scelta è ricaduta comunque su Vlahovic, giovane di prospettiva ma tutt'altro che in un periodo prolifico della propria carriera.
Cade dunque il legame che avrebbe costretto la Fiorentina a versare 16 milioni di euro dopo 26 presenze da titolare con il giocatore che adesso potrà essere trattato senza pregiudizi contrattuali, alla pari con gli altri giocatori offensivi anche in vista del prossimo mercato di gennaio. Ovviamente, se alla fine la Fiorentina dovesse decidere di puntare su altri attaccanti, Cutrone sarebbe pronto per salutare ma con la delusione di non aver potuto dimostrare il proprio valore e la rabbia per un trattamento che è normale non ritenga equo. Tra l'altro, i viola hanno pagato 3 milioni per il suo ingaggio e gli stanno ovviamente pagando regolarmente lo stipendio come agli altri giocatori, da un certo punto di vista, uno spreco visto il bassissimo minutaggio accordato per un calciatore fortemente voluto e cercato per risolvere i problemi offensivi che, tra l'altro, sono ripresi anche successivamente, mentre lui doveva continuare a guardare i compagni dalla panchina.