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D. ROSSI A FV, VIOLA E SAMP DA EUROPA. PJACA? STO CON PIOLI

di Dimitri Conti

Messo alle spalle il ko sul campo del Napoli, per la Fiorentina non c'è modo di fermarsi ed i viola sono già proiettati alla prossima partita, tra due giorni sul campo della Sampdoria. A Marassi si recupera la prima giornata di campionato, e per approfondirne i principali temi FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Delio Rossi, tecnico che ha allenato le squadre.

Intanto un giudizio sulle due squadre. Come le valuta a livello di organico e giocatori?
"Sono due squadre entrambe futuribili. La Fiorentina è allestita bene e penso che il futuro sia dalla sua parte. Ma anche la Sampdoria: è uno degli esempi più virtuosi del calcio italiano. A Giampaolo ogni anno cambiano sempre la squadra, ma in un modo o nell'altro riesce sempre comunque ad allestirla. C'è tanto dell'allenatore quindi, ma anche tanto della società".

Bene il futuro, ma pensando al presente a cosa possono mirare queste due squadre?
"Non hanno l'assillo di dover centrare obiettivi di alta classifica, e questo è un vantaggio. Possono anche insidiare le grandi squadre, anche se quando lavori con tanti giovani hai la consapevolezza che devi saperli aspettare. Se alcuni di questi ragazzi prendessero continuità e costanza nel rendimento allora potremmo già parlare di qualche nuovo fuoriclasse".

Penso a Simeone e Chiesa, in casa viola. Sbaglio?
"Loro, ma non solo. In squadra ci sono giocatori che ancora non hanno dato il meglio e possono ancora farlo. Penso a Veretout, ad esempio, che è molto interessante. Penso soprattutto a Gerson, o a Benassi che si sta affermando adesso. Ma né in viola né in blucerchiato vedo ancora giocatori capaci di prendere in mano le loro squadre".

Ma sono due formazioni che possono ambire all'Europa League, secondo lei?
"Secondo me sì, assieme ad altre tipo il Torino sono costruite per provarci. Sono squadre che possono arrivare dal 4° al 10° posto. Se superano le aspettative possono anche arrivare tra quelle che vanno in Champions, se steccano viceversa arriveranno a metà".

Capitolo Pjaca. A Firenze c'è già chi ne invoca un utilizzo maggiore lei che ne dice?
"Viene da un infortunio e sul suo conto le aspettative sono sempre state alte. Lo erano già quando era alla Juventus, figuriamoci a Firenze. Ma io sono d'accordo con Pioli: non bisogna ancora caricarlo di troppe aspettative".

Chiudo chiedendole: cosa c'è nel suo futuro?
"Qualcosa si sta muovendo ma non ho l'assillo di dover lavorare a tutti i costi. Cerco un progetto che sia adatto".