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DE MARCHI A RFV: "I DIRIGENTI VIOLA SI SONO MOSSI BENE. BARAK ACQUISTO INTELLIGENTE"

di Redazione FV

Così a Radio FirenzeViola Marco De Marchi, ex calciatore, agente, nonché primo italiano ad aver giocato in Olanda con la maglia del Vitesse nel 1997: "Ci fu questa possibilità che colsi al volo perché non c'era mai stato nessuno di italiano che fosse approdato in Eredivisie e fu per me un orgoglio. Furono tre anni fra i più belli della mia carriera, riuscimmo ad arrivare contro le potenze dell'epoca come Ajax, PSV e Feyenoord. Ci abituammo a giocare le coppe europee, cosa che non era mai successo in quel club. Quando mi si parla dell'Olanda mi si illuminano gli occhi, poi là ci sono grandi talenti soprattutto in determinati ruoli".

Che ambiente troverà stasera la Fiorentina?
"All'estero gli stadi sono concepiti in maniera diversa rispetto ai nostri: sono moderni, si può vedere la partita bene in tutti i posti. Enschede produce tifosi caldi, mi ricordo che giocare in quello stadio era un bell'impegno sotto tutti i punti di vista. Però credo che la Fiorentina abbia un organico di tale qualità che è capace di sopportare uno stadio gremito e che spinge la propria squadra. Non penso che i viola abbiano paura di affrontare un ambiente caldo".

Che impressione le ha fatto la squadra viola?
"Le persone che lavorano per la Fiorentina hanno un bagaglio tecnico importante. In un mercato complicato hanno dimostrato di poter allestire una squadra competitiva. Io dell'andata vidi solo il primo tempo e i viola mi sembrarono in completo controllo della partita, tant'è che scherzando con un amico dissi che non c'erano dubbi sul risultato. Infatti il risultato finale mi ha sorpreso. Le squadre olandesi hanno la capacità di offendere, ma voi avete un allenatore emergente, Italiano, che sa quali possono essere i punti deboli degli avversari. A me spesso in Olanda, da difensore, lasciavano abbastanza scoperto... Questo per confermarvi quanto in Eredivisie siano votati all'attacco".

La Fiorentina se vuole raggiungere certi obiettivi non può avere paura del Twente, giusto?
"Sì, ma ci sono anche le giornate difficili soprattutto dopo che hai giocato tante gare ravvicinate. Questa può essere la cosa più pericolosa. Ma, guardando all'organico delle due squadre, vedo la Fiorentina favorita. Poi nel Twente ci sono giocatori senz'altro importanti che tempo fa tra l'altro trattai per l'Italia quando andò via dall'Olanda, come Van Von Schinkel".

Lei avrebbe preferito che si giocasse il turno di Eredivisie?
"La mia preoccupazione è proprio il non avere l'equilibrio di cui ho parlato prima, non so dire se giocare sarebbe stato meglio o meno... Poi le partite si vincono o perdono anche per episodi particolari. E non credo che saltare una partita possa essere decisivo in un senso o nell'altro".

Barak è il giocatore che serve alla Fiorentina?
"Intanto Barak ha dimostrato con le prestazioni di meritare queste attenzioni perché da diversi anni riesce ad essere un giocatore determinante. Lo dovrà dimostrare anche a Firenze, ma credo potrà dare qualcosa in più e che sia un acquisto intelligente".