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DE SANTIS A FV, TORREIRA OK, MA ANDREI SU DE PAUL. DAVANTI PUNTEREI MANDZUKIC

di Alessio Del Lungo

Tantissimi gli argomenti in casa Fiorentina in questo periodo, molti dei quali riguardano il mercato tra possibili acquisti e probabili cessioni. FirenzeViola.it per cercare di capire di più anche queste dinamiche ha contattato in esclusiva, l'agente ed intermediario di mercato, Lorenzo De Santis, che ha trattato molti argomenti.

Si parla molto di Belotti per la Fiorentina. Lo consiglierebbe ai viola?
"Se non ci fossero limiti o problemi di budget è un attaccante italiano, forte, un 9 vecchio stampo che garantirebbe continuità, ma ha un prezzo alto e parliamo di qualcosa in più di quello che potrebbe realizzare Commisso con la cessione di Chiesa. Non credo abbia intenzione di fare un'operazione del genere".

Altri nomi possibili sono quelli di Mandzukic e Piatek.
"Mandzukic è quello che mi convince di più, ha esperienza internazionale, ha fatto bene alla Juventus, ma ha avuto un passaggio a vuoto in Arabia. Se sta bene ed è integro può essere un affare sulla falsariga di Ribery, a parametro zero e con ingaggio alto: il più funzionale. Piatek non mi convince del tutto".

Perché?
"Bisogna capire se è quello del Genoa o l'attaccante molto discontinuo visto al Milan. E' giovane, a certe condizioni potrebbe essere un'operazione interessante".

Negli ultimi giorni è stato accostato anche Torreira alla squadra gigliata. E' quello che serve?
"E' forte, ha esperienza in Italia ed alla Sampdoria ha fatto vedere cose interessanti, ma all'Arsenal non ha repicato quanto fatto di buono in maglia blucerchiata. C'era stato un abboccamento con il Milan che non ha avuto seguito, bisogna capire i Gunners che cifre hanno in mente per cederlo. Per me i vila faranno solo un'operazione importanti in quel ruolo e io prenderei un altro giocatore".

A chi si riferisce?
"Iachini ha chiesto un giocatore del genere perché ha caratterisctiche diverse da Pulgar ed alza qualità, ma io andrei su De Paul che ha un costo ancora superiore, ma è più duttile e sposta gli equilibri in modo evidente".

La Roma vuole Castrovilli: l'offerta sembra essere Florenzi, Riccardi (con recompra per i giallorossi) e 15 milioni. Cosa farebbe se fosse in Commisso?
"Se c'è la volontà di aprire un ciclo bisogna iniziare a ragionare da club ambizioso e non vendere i giocatori più importanti. Se deve essere fatto un sacrificio su Milenkovic, se arriva un'offerta importante può anche andar bene, ma Castrovilli ha fatto vedere cose interessanti, cederlo delegittima ambizioni di crescita".

Come vede il futuro di Chiesa?
"Lontano da Firenze. Se fosse dipeso da lui sarebbe già andato via la scorsa estate. L'offerta giusta è intorno ai 45/50 milioni e mi risulta un'accelerata forte del Milan che ha in ballo anche discorsi su Milenkovic, rumors su Ribery, tratta l'acquisto di Rebic per cui i viola hanno diritto al 50% di ciò che spenderanno eventualmente i rossoneri. Vedo un asse molto caldo Firenze-Milano. Se Chiesa non andrà lì penso a Napoli e Inter oltre alla Juventus dove ora può accadere di tutto".

L'ha convinta la conferma di Iachini come allenatore anche per la prossima stagione?
"Ha fatto quello che gli è stato chiesto in corsa, ma mi sarei aspettato una scelta diversa, un nome come Spalletti e lo avrei trovato adatto. Non mi convince che Iachini lo si lasci con un anno di contratto, rischierebbe di tornare sulla graticola con brutti risultati".