DG AJAX A FV, Mi piace Melo ma vorrei Donadel
Per parlare della sfida europea che attende la Fiorentina domani sera al "Franchi", Firenzeviola.it ha contattato il dirigente dell'Ajax, David Endt, da 15 anni al club di Amsterdam e, tra l'altro, profondo conoscitore del calcio italiano:
Endt, a cosa è dovuto il periodo negativo dell'Ajax nella Eredivisie da inizio anno? Avete sofferto così tanto la partenza di Huntelaar?
“Si tratta di un problema ben più ampio. La squadra si sta ancora formando. E dopo un avvio positivo, qualcosa è cambiato durante il riposo invernale. L’anno nuovo è iniziato sotto i migliori auspici, con l’importante vittoria sul NEC, ma proprio lì sono emersi i difetti tipici di una squadra giovane. La squadra si è esaltata, ma appena è arrivata la sconfitta col Groningen ha subito perso fiducia. Non è una cosa ne’ strana ne’ preoccupante per una squadra con un’età media così bassa, è difficile per i giovani trovare continuità, ma l’Ajax è sempre l’Ajax, ed è scoppiato il panico”.
Quanto è stata importante per voi la vittoria di domenica scorsa col Feyenoord?
"Doppiamente importante: si trattava della “super classica” del calcio olandese, ma soprattutto, dopo le ultime partite, era imperativo vincere per evitare il caos. E’ stata una partita giocata a basso livello da entrambe le formazioni, ma per noi era fondamentale vincere. E nonostante il basso livello di gioco potevamo vincere anche 5-0”.
In campionato l'AZ sembra difficilissimo da raggiungere, forse per questo motivo la UEFA è il vostro obiettivo principale? E in ogni caso, dove pensate e sperate di arrivare in questo torneo?
“Vogliamo arrivare il più lontano possibile. Ciò vuol dire che ogni partita è da vincere. Per noi la UEFA è molto importante, soprattutto per i nostri giovani una partita di Coppa vale quanto 5 di campionato, perché giocando in campo internazionale si arricchiscono a livello tattico e imparano a convivere con la pressione”
Firenze è un campo tradizionalmente difficile, ma le squadre olandesi spesso giocano sempre a viso aperto, per vincere, sarà così anche giovedi?
“E’ nel nostro DNA giocare per vincere, però è importante anche non dare spazio all’avversario, come ha fatto il PSV l’anno scorso a Firenze. Le squadre italiane sanno più ragionare. Però, come ha dimostrato il Groningen sempre contro i Viola, anche noi Olandesi siamo all’altezza della situazione, pur sapendo che la Fiorentina può fare delle brutte partite, come abbiamo visto di recente in TV, ma anche sfoderare delle grandi prestazioni”
Chi teme di più della Fiorentina?
“Verrebbe ovviamente da dire Mutu, dopo le strepitose reti messe a segno nelle ultima gare, oppure Gilardino, però a me piace in modo particolare Felipe Melo e, da buon olandese, non posso non ammirare Montolivo, che penso sia destinato a diventare un vero e proprio uomo-squadra. Ma sono tanti i giocatori forti nella Fiorentina, gente esperta come Donadel, o giovani promettenti come Jovetic, che sono sicuro crescerà tantissimo”
Quali giocatori ruberebbe alla Fiorentina e quali non darebbe mai a loro?
“Per la nostra squadra sarebbe utile uno come Donadel, dotato di grande carattere e capace di dare ordine. Per quanto riguarda l’Ajax ho troppo rispetto per i nostri ragazzi per potervi rispondere”
Per voi è un vantaggio giocare la prima partita in trasferta?
“Ufficialmente si, però dipende sempre dal risultato. Se il risultato resta in bilico e magari al ritorno si va ai supplementari o ai rigori, affrontare una situazione del genere davanti al nostro pubblico può essere in effetti un vantaggio. Però per noi non cambia tanto: la cosa più importante è andare in una città bellissima a giocarcela contro una grande squadra, che ha giocato la prima finale della storia della Coppa dei Campioni, e in uno stadio unico”