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DI CARO A RFV: "Con Commisso pace fatta. Se sta pensando di vendere? Non ho colto questa volontà"

di Redazione FV

Il Vicedirettore de La Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro, che oggi ha realizzato l'intervista a Rocco Commisso sulle pagine della rosea, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Firenze in Campo" per parlare della chiacchierata avuta con il patron viola. 

Pace fatta tra La Gazzetta e Rocco Commisso?
“Direi di sì, non che da parte nostra ci fosse una guerra. Abbiamo continuato a parlare di Fiorentina con serenità e in modo positivo. C’era però stata una frattura tre anni fa, dopo una conferenza stampa, con un fondo che scrissi io e che offese il presidente viola. I rapporti si interruppero, ma il tempo, come si dice, aiuta a rivedere tutte le cose e ora era arrivato il momento, visto tutto quello che è successo, di mettere una pietra sopra. Sono andato a visitare il Viola Park con Alessandro Ferrari e poi c’è stata una lunga chiacchierata con il presidente in maniera cordiale e quasi affettuosa. Da qui ricominciamo"

Cosa pensi del percorso di crescita della Fiorentina?
“Si può dividere in due parti: uno dal punto di vista economico e uno dal punto di vista sportivo. Nel primo caso Commisso ricorda i soldi investiti finora tra acquisto del club, campagne di calciomercato e centro sportivo. Poi c’è un bilancio sportivo e dal punto di vista del Presidente, che prese la Fiorentina che si salvò all’ultima giornata, sono stati cinque anni buoni. Certo, come ammesso dallo stesso Commisso si poteva fare qualcosa di più in campionato, ma la Fiorentina ha raggiunto delle belle soddisfazioni nelle coppe nonostante non siano arrivati i trofei. Poi è chiaro che i tifosi vivono le cose con passione e di pancia: vorrebbero che l’asticella si alzasse sempre, vorrebbero sempre giocatori migliori e soffrono se qualche simbolo viene venduto alle squadre rivali. Questo è normale e accade in tante piazze. Però se si guardano le cose da una prospettiva diversa è difficile dare torto a Commisso, che ha ricordato spesso di come la Fiorentina sia una società sana e forte a livello economico. Da questo punto di vista forse soltanto l’Atalanta ha fatto meglio, tra le squadre con un bacino di utenza simile a quella viola”. 

Sul Viola Park: "È una struttura che regge il confronto con i più grandi centri sportivi d'Europa. Io ho avuto la possibilità di vedere quello del Tottenham e quello della Fiorentina è a quei livelli. Parliamo di un eccellenza assoluta. C'è di tutto, sembra una città”

Hai potuto parlare con Commisso, hai percepito dalle sue parole l'idea che potesse vendere?
“Nel corso dell'intervista ha spesso ribadito il concetto che quando lascerà la Fiorentina lascerà una squadra sana, senza debiti e che non sarà in banca rotta. Mi è quindi venuto spontaneo chiedergli se stesse pensando di vendere. Lì è stato molto netto, ha detto che la Fiorentina è una questione di cuore, che ama Firenze e che vuole migliorare la squadra. Secondo me non ha neanche abbandonato del tutto l’idea di fare uno stadio di proprietà. Però è fisiologico che le proprietà possono cambiare e di questo ne è consapevole. Le tempistiche le detterà il tempo, la salute, gli impegni, ma al momento non ho colto questo volere. Il parlare di quel che è stato fatto penso sia figlio di una mentalità di un "uomo del fare", che è orgoglioso di cosa ha fatto la Fiorentina”. 

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Andrea Di Caro a Radio FirenzeViola