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DI CHIARA A FV, Obiettivo viola vincere la coppa

di Samuele Brandi

In vista dell'imminente sfida di Coppa Uefa che vedrà di fronte la squadra viola contro la compagine dell' Ajax allenata da mister Van Basten, Firenzeviola.it ha contattato Alberto Di Chiara ex giocatore viola e negli ultimi anni commentatore ed opinionista Tv delle trasmissioni sportive di La 7. Questa la sua analisi della partita:
 

Come pensa che la Fiorentina si presenterà all'appuntamento di giovedi prossimo contro l' Ajax?


"Penso che sia una sfida molto attesa a Firenze, tra l'altro contro una società importante a livello internazionale come l' Ajax, questa sfida si profila di prestigio per tutto l'ambiente. La squadra gigliata sta vivendo un momento strano di risultati positivi associati a prestazioni sicuramente da limare e migliorare. Negli ultimi tempi la fortuna ha assistito e compensato delle carenze che ha mostrato la squadra guidata da mister Prandelli. I viola hanno sofferto molto forse troppo il gioco della Lazio e del Genoa per questo penso che contro con l'Ajax la squadra gigliata debba prima di tutto trovare un assetto tattico che le consenta di soffrire meno”.


Quante possibilità ci sono che la Fiorentina passi il turno?


“L’ Ajax visto degli ultimi anni risulta decisamente una squadra alla portata per la Fiorentina. Secondo me la squadra gigliata quest’anno farà di tutto per centrare quell’obiettivo che circa un anno fa è sfumato in semifinale ai rigori contro i Rangers, vedo i viola tra i favoriti per la vittoria finale”.


Quali saranno le novità tattiche che Prandelli apporterà in questa sfida alla sua squadra?


“Sicuramente il mister gigliato dovrà cercare di trovare delle soluzioni alternative a quelle viste fin adesso, penso che la partita di Uefa possa, in questo momento, risultare una palestra importante per la squadra viola, una volta trovata la quadratura in Coppa anche in Campionato tutto sarà più semplice. Prandelli non so se vorrà riprovare con il trequartista oppure se giocherà Semioli sulla fascia con un 4-3-3, dal mio punto di vista penso che Montolivo non abbia il passo da trequartista, ha più il passo da centrocampista e come si è visto più volte anche in campionato nel suo ruolo di centrocampo il talento gigliato si esprime sicuramente ai massimi livelli”.


Cambiando totalmente argomento, lei che idea si è fatto sul caso suscitato dal goal di mano segnato da Adriano nel Derby, era da squalificare il giocatore dell’ Inter?


“Come al solito sono stati utilizzati due pesi e due misure, io non avrei squalificato neppure Gilardino dato che nell’azione del goal al Palermo si è visto benissimo che c’èra un rigore a favore dei viola per fallo del difensore rosanero che in scivolata prendeva Gilardino da dietro portandolo a colpire il pallone con la mano. In questi casi l’errore è dell’arbitro che non vede il fallo di mano, non si può pensare che sia il giocatore ad autodenunciarsi perché altrimenti se la pensiamo cosi ogni difensore che fa un fallo da rigore dovrebbe andare dall’arbitro a comunicarglielo in caso di svista. Come già detto io non avrei squalificato Gilardino per la stessa motivazione per cui non è stato squalificato Adriano”.