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DI GENNARO A FV, VAZQUEZ PER L'ATTACCO. NETO? VIOLA POCO FURBI

di Pietro Lazzerini

Tre punti dal terzo posto. Sedicesimi di finale conquistati in anticipo e big match in vista contro il Tottenham, ma ancora tanti problemi da dover risolvere. Questa è la Fiorentina che ha appena concluso il 2014. Per tirare una riga sul passato guardando al nuovo anno, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva l'ex centrocampista viola ora commentatore televisivo per Mediaset Antonio Di Gennaro: 

Riguardando il film di questa prima parte di campionato, cosa pensa della squadra viola? 
"La Fiorentina è andata molto bene in coppa. In campionato, non con poca fatica, è tornata ad essere una delle pretendenti al terzo posto. E' riuscita a venire fuori nonostante le assenze e nonostante un Gomez ancora non al top. Tutto sommato bisogna essere soddisfatti".  

E' d'accordo con chi afferma che la Fiorentina spesso non riesce a fare l'ultimo cambio di passo?
"Con l'Empoli doveva vincere per cercare di andare in vacanza con maggiore serenità. La Fiorentina ha avuto tante occasioni per chiudere la gara, ma credo che manchi anche un po' di fortuna per fare l'ultimo salto di qualità in questo periodo". 

Cosa pensa di questo inizio di stagione di Mario Gomez? 
"Gomez non è mai nel vivo dell'azione, sta facendo troppo poco per la manovra della squadra. Babacar ad esempio è un giocatore più completo. Credo che sia un problema personale, non è contento del suo rendimento. Sta lavorando tantissimo, ma serve qualcosa di più".

Mercato di gennaio: cosa fare? 
"Dovranno prima sfoltire la rosa, ci sono troppi giocatori. Ne dovrebbero essere ceduti almeno una decina. In entrata serve un attaccante perché non sai quando tornerà Rossi, Gomez ha qualche problema a sbloccarsi e Babacar è comunque troppo giovane".

Un nome? 
"Mi piace tantissimo Vazquez. Per come gioca Montella sarebbe perfetto. Ha qualità nel fraseggio e grandi doti tecniche. E' quello che manca adesso all'attacco viola e forse anche a Mario Gomez". 

Cosa pensa della vicenda Neto? 
"La Fiorentina in passato ha fatto una grande opera di recupero proteggendolo nel momento del bisogno. Non c'è riconoscenza nel calcio. La Fiorentina doveva essere più furba e attenta in questa situazione e magari muoversi prima proponendogli il rinnovo quando avrebbe firmato ad occhi chiusi".