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DIAMANTI A FV, CHE NOIA IERI. DISPIACE CHE I FIORENTINI NON SI DIVERTANO PIU' ALLO STADIO. CON LA JUVE...

di Luciana Magistrato

Allo stadio Dall'Ara con il figlio per Bologna-Fiorentina, il doppio ex Alessandro Diamanti, non si è divertito molto, come confessa in esclusiva a Firenzeviola: "E' stata una partita brutta e noiosa, ho visto due squadre contratte e che si affrontavano solo tatticamente".

Però anche sui social, da specialista dei calci piazzati, si è stupito dei gol... "Si, è un fatto rarissimo vedere due gol fatti dal calcio d'angolo, indipendentemente da autogol o meno nel caso di Mirante. Di solito quando la palla entra direttamente significa che qualcuno ha sbagliato. A me è capitato di segnare dall'angolo ma in 15 anni di carriera mi sarà capitato due o tre volte; addirittura vederne due nella stessa gara credo che peril 95% delle persone allo stadio sia stata una novità".

Cosa pensa della Fiorentina così in basso in classifica? "C'era da aspettarselo per una squadra così giovane o che comunque ha poca esperienza del campionato italiano. Pioli lo conosco ed è un allenatore esperto ma ci vuole tempo per far funzionare questo tipo di squadra. Credo che quest'anno la classifica per i viola sia relativa anche se i tifosi vorrebbero sempre vincere e vedere la Fiorentina in alto".

Cosa pensa del distacco Della Valle-tifoseria che tra l'altro non farà la coreografia per la Juve? "Non conosco gli eventi dall'interno ma mi spiace soprattutto che i fiorentini non si divertano più allo stadio perché il tifo al Franchi è l'uomo in più. Credo che alla fine, indipendentemente dalla coreografia, i fiorentini faranno il tifo come sempre, perché hanno dentro passione e fede e sono legati in modo viscerale alla squadra, soprattutto contro la Juve appunto".

Da giocatore viola che rapporto aveva con i Della Valle? "Nei sei mesi passati a Firenze, Andrea era uno di noi, veniva spesso ai campini, la sua era una presenza quasi quotidiana mentre Diego veniva in ritiro e l'avrò visto 4-5 volte".

Pensa che la squadra risenta della situazione? "Alla fine i giocatori sono dei professionisti e devono fare il loro mestiere, non credo che questa situazione faccia la differenza per loro ma mi dispiace che Andrea non possa più vivere la quotidianità della squadra come prima visto quanto ci teneva. E' una situazione strana da spiegare".

Nello scambio Babacar-Falcinelli chi ci ha guadagnato? "Parliamo di due giocatori normali, buoni ma che non fanno così la differenza perciò credo che si equivalgono. Se Babacar ha fatto bene ad andarsene? Se tanti allenatori non l'hanno mai giudicato un titolare non può dipendere solo da loro. Di solito i tecnici danno a tutti delle chance, soprattutto a lui che era un buon giocatore di prospettiva...".

Quando la rivedremo in campo? "Io mi sto allenando come un professionista e mi sento ancora forte, vediamo in questi due mesetti, anche all'estero. Ho rifiutato tante offerte ma non voglio svalutarmi accettando cose che non ritengo all'altezza, mi sento un giocatore ancora importante che ha però bisogno di situazioni che mi diano stimolo".