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DIR. UFFIZI A FV, I VIOLA COME LA CALUNNIA DI BOTTICELLI, I GOL DI BABA&CO. OPERE D'ARTE

di Luciana Magistrato

"La Fiorentina? È come un quadro di Rubens, pieno di azione e di figure in movimento con scene gioiose o solenni. O come "La Calunnia" di Botticelli, un quadro allegorico che esprime bene la vena polemica dei fiorentini anch'esso pieno di azione, di scenette in rilievo e movimento". A fare l'associazione della squadra viola  con le opere d'arte è uno che di quadri e sculture se ne intende, Eike Schmidt, il direttore degli Uffizi grande tifoso della Fiorentina, che spiega: "Ho scelto un quadro perché la squadra io la intendo come gruppo, come interazione e movimento anche se per la bellezza e l'eleganza dei gol fatti metterei in mostra agli Uffizi tutti gli attaccanti viola. Certo, li dovrei mettere in sale diverse perché hanno caratteristiche diverse, ma ognuno fa gol ugualmente importanti e soprattutto belli ed io amo il calcio inteso proprio come spettacolo e non solo come numeri e risultati".

Ma lei ha un debole per qualcuno di loro? "Ho una simpatia per Babacar, l'ho sempre detto, e quando sono venuti in visita agli Uffizi per un servizio fotografico ad esempio gli andai a stringere la mano perché aveva appena fatto un gol bellissimo contro il Palermo. Ma anche gli altri, Kalinic con il suo tacco, Zarate e Bernardeschi hanno fatto gol così belli che sono opere d'arte, come non potrebbero piacermi tutti? Sono stato molto contento di conoscerli perché non riesco mai ad andare allo stadio per i miei impegni ma li seguo sempre in tv o su internet".

Ma da tedesco lei avrà altri idoli: "Sono cresciuto a Friburgo e sono legato ai giocatori degli anni 80 come l'attuale ct Loew che allora era l'attaccante della nostra squadra e, pensi, la mattina lo potevamo ammirare anche al mercato del cibo che è il vostro Sant'Ambrogio per capirci. Inoltre ho ammirato Rumenigge e Breitner del Bayern per citarne alcuni".

Venendo ad un altro tedesco a Firenze, Gomez, come spiega il suo flop? "Un mistero, viene da pensare che i suoi successi al Bayern fossero legati alla forza della squadra che andava al di là del valore dei singoli perché chi sa giocare a calcio non si può dimenticare come si fa da un giorno all'altro".

La Fiorentina affronterà una tedesca, il Borussia Mönchengladbach, ai sedicesimi di Europa League, chi la spunterà? "Spero la Fiorentina, sia come tifoso viola sia perché non sono mai stato un ammiratore del Gladbach visto che, negli anni in cui seguivo il Friburgo'  faceva un calcio noioso e difensivo. Oggi è cambiato certo, ma la Fiorentina è comunque in grado di batterlo". 

Tornando alla visita della Fiorentina, come è andata? "I ragazzi non hanno avuto molto tempo per vedere tutto ma, a differenza delle scolaresche o dei turisti che vengono già preparati, mi fa piacere che abbiano scoperto le opere d'arte in questo modo e se ne siano interessati. Loro si sono soffermati in particolare nella sala delle Niobe (dove è stata scattata la foto, ndr),  un gruppo di sculture antiche piene di azione e di dramma, come nelle partite, con muscoli, torsioni e azione in cui si sono rivisti tanto che alcuni ne imitavano le pose".

Corvino dice sempre di non aver mai visitato gli Uffizi in tanti anni a Firenze... "Allora lo invito senz'altro, anche attraverso Firenzeviola, ma invito anche tutti i toscani visto che il 70 per cento non li ha visitati. Passate le feste ci sono quattro mesi in cui non troveranno più file che spesso scoraggiano e potranno così vedere le opere d'arte con più calma. E comunque stiamo lavorando ad un nuovo sistema di biglietteria per cui si eviteranno del tutto le file in qualunque momento".

Chi merita più lo scudetto, lei come direttore degli Uffizi o la Fiorentina? "Beh il Museo è sicuramente al primo posto come numero di visitatori, ma abbiamo fatto anche dei gol importanti al di là dei numeri perché abbiamo riportato il Maggio Musicale e la moda a Palazzo Pitti e con la nuova disposizione dei quadri nelle sale di Botticelli abbiamo creato le condizioni per vederli meglio e senza litigare come accadeva prima perché erano messi troppo stretti. Insomma scudetto non so, ma siamo da Champions di sicuro, così come la squadra anche se discontinua. Il gioco della Fiorentina mi piace molto infatti. Tra Uffizi e Fiorentina credo che sia il Museo ad avere più bisogno di ristrutturazione ed anzi dal gioco viola importerei i passaggi, che qui non funzionano granché. Servirebbe Borja Valero ad insegnarceli".

Un aneddoto di questo suo anno da direttore? "È stato singolare che, quando misi un annuncio per mettere in guardia contro i bagarini dichiarando i prezzi reali e come comprare i biglietti sia stata fatta una multa a me invece che ai bagarini" ride.