.

DS PARTIZAN A FV, NON ESCLUDO UN RITORNO DI MILENKOVIC

di Dimitri Conti

C'è un filo che lega con forza Partizan e Fiorentina, quello del mercato. Oggi quel filo è teso verso due direzioni, due giovani serbi arrivati proprio dal club di Belgrado: il difensore Nikola Milenkovic (classe '97), giunto nella scorsa estate a Firenze, e l'attaccante Dusan Vlahovic (2000), passato in riva all'Arno finora solo per uno stage, in attesa del suo approdo definitivo in maglia viola. Per avere un parere, presente e futuro, da chi li ha conosciuti meglio di tutti, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva il ds del Partizan, Ivica Iliev, che ha avuto anche un trascorso da calciatore proprio in Italia.

Partiamo dal più giovane: Vlahovic. Che a Firenze per ora abbiamo visto solo per un breve stage...
"Sì perché il ragazzo fino al 28 gennaio è minorenne. Ha un grande talento: secondo me potenzialmente è uno degli attaccanti più forti del mondo e oltre alla Fiorentina lo volevano tante grandi squadre d'Europa. Il futuro è suo. Sicuramente la Fiorentina è la squadra giusta dove poter migliorare, secondo me farà vedere cose stupende".

Arriverà già a gennaio o solamente a giugno?
"Quando sarà lo vedremo. Non posso rispondere con certezza".

Passiamo a Milenkovic. Se ne parlava bene già dal suo arrivo ma ancora non è mai sceso in campo.
"Il suo ruolo è già più difficile. Io sono stato in Italia nel Messina e so che ancora deve imparare tanto perché lì si gioca il miglior calcio difensivo al mondo. Sicuramente con le qualità che ha può aspirare a diventare un grande. Come persona e ragazzo sicuramente merita un 10 in pagella e per me la Fiorentina ha fatto un buon acquisto".

Proprio in virtù del poco spazio però si parla di un addio in prestito. Voi ci avete pensato? Lo riprenderebbe?
"Chissà. Non lo escludo: parlerò con il mio allenatore Djukic e vedremo quale sarà il suo parere. Qui da noi ha fatto grandi cose nella scorsa stagione, segnando anche un gol nel derby della finale di coppa contro la Stella Rossa. A me piace tanto come giocatore e sia per lui che per il piccolo Vlahovic sono rimasto male quando si è trattato di venderli".