DUNGA A FV, PEDRO? BOMBER, VA ASPETTATO. VIOLA ABBRACCIATI DA TIFOSI E SOCIETÀ. CHIESA...
Fonte: dal nostro inviato Andrea Giannattasio
Questa sera al Gala presso il Teatro Verdi di Pisa si celebra, a 20 anni dalla morte, il presidentissimo nerazzurro, Romeo Anconetani, che portò la squadra dalla C alla A tra gli anni '80 e '90. Alla serata era ospite anche l'ex ct della Nazionale brasiliana ed ex giocatore della Fiorentina Carlos Dunga che ha così parlato in esclusiva a FirenzeViola.it: "A Pisa mi sono trovato benissimo. Il presidente mi ha dato la possibilità di giocare a calcio in Italia. Anche i tifosi mi hanno trattato benissimo. Per questo sono qua oggi. Ho tanti ricordi belli del presidente: una volta mi chiamò per avere la mia opinione su due giocatori e io gli risposi chiedendogli se avrebbe cambiato la sua dopo il mio parere. Mi disse di no (ride ndr)".
Sulla Fiorentina: "Sta andando bene. E' molto importante avere dei giocatori del settore giovanile. Ora la Fiorentina è abbracciata sia dai tifosi che dalla società. Non è positivo far venire sempre i giocatori da fuori. Adesso hanno questi giocatori giovani e la città è contenta della squadra".
Su Chiesa: "I giocatori-bandiera ci possono ancora essere. La società ha fatto un grosso sforzo per trattenere il classe '97 a Firenze. Lui può essere felice con la Fiorentina, che ha una nuova società e una nuova mentalità. Potrà avere molto spazio sia a Firenze che con la Nazionale".
Su Pedro: "Ha bisogno di fare la giusta conoscenza del calcio italiano. E' un grande bomber. Ha avuto un'annata bellissima in Brasile, poi l'infortunio lo ha fermato. E' rientrato molto bene però gli va dato un po' di tempo. I difensori e le marcature in Italia sono diverse, però ha i numeri giusti, buona tecnica, veloce ed è un buon colpitore di testa: vede molto bene la porta. Può essere il futuro della Fiorentina, questa esperienza a Firenze lo rafforzerà molto. E' stato chiamato anche più volte dalla Nazionale brasiliana".
Un ricordo su Souchaux-Fiorentina e sul fallo di Faccenda: "L'altra squadra andava in porta, e lui ha dovuto decidere in un secondo che era giusto fare fallo. Andò tutto bene per noi quell'anno. Era la prima volta che giocavamo la Coppa Uefa, quell'anno avevamo una bellissima squadra. Abbiamo dovuto soffrire in quella partita, però alla fine andò bene".
Sul calcio italiano: "Sta tornando sui grandi livelli di una volta, anche se per adesso vince sempre la Juve e il campionato aveva perso un po' di gusto. Speriamo che questo anno ci sia qualche sorpresa".
Su Franck Ribéry: "Tutti si aspettavano che smettesse, ma aveva ancora tanta voglia. Lui sicuramente a Firenze si sente molto importante e può trasmettere la giusta esperienza e maturità alla Fiorentina".