.

ERANIO A FV, MILAN PIÙ FORTE MA NON STA BENE. RIBERY? MAI AVUTO DUBBI SULLA SUA CLASSE

di Andrea Giannattasio

Se per la Fiorentina il match di San Siro sarà un esame per confermare quanto di buono fatto vedere in campo nelle ultime tre sfide di campionato, per il Milan si annuncia essere un test decisivo da superare, per non rimanere impantanato nei fanghi del centroclassifica e per garantire a Marco Giampaolo un futuro sulla panchina rossonera. Ci saranno tutti questi temi in ballo nella partita di domenica sera al Meazza, una sfida che si annuncia quanto mai equilibrata dove i ragazzi di Montella proveranno a bissare il successo dello scorso anno firmato da Federico Chiesa. Per parlare di come arrivano le due squadre all'appuntamento, Firenzeviola.it ha chiesto un parere all'ex Milan Stefano Eranio.

Eranio, che idea si è fatto del Milan dopo il rocambolesco ko di ieri?
"A mio avviso i rossoneri hanno giocato la miglior partita della stagione contro il Torino quindi avrebbe meritato qualcosa in più ma nel calcio, quando ci sono momenti delicati, spesso la fortuna ti volta le spalle. La gara con il Torino ha evidenziato un Milan in crescita ma non in grado di concretizzare le occasioni che ha avuto. Oltetutto Donnarumma è stato protagonista di una serata non troppo felice, che fino ad oggi era stato il migliore in campo".

Giusto o sbagliato, dunque, dire che la partita con la Fiorentina sarà decisiva per Giampaolo?
"Io sono dell'idea che agli allenatori si debba dare un anno di contratto e poi a fine stagione fare i conti: nella cultura del calcio non c'è spazio per questa strada però. Giampaolo deve fare il suo percorso e trasmettere alla squadra il suo calcio. Il Milan ha evidenziato certamente un po' di confusione in alcune gare ma nella gara di ieri i rossoneri meritavano di vincere. Adesso la sua permanenza al Milan si è complicata".

Come valuta la conferma di Montella a Firenze e le prime gare di quest'anno dei viola?
"La Fiorentina gioca un buon calcio ma purtroppo, come per Giampaolo, anche per Montella contano i risultati. Io sono convinto che alla lunga arriveranno anche per i viola, alla luce soprattutto della prestazione contro la Samp: l'Aeroplanino ha coraggio a far giocare la squadra in modo propositivo come sta facendo e a dargli una mano ci sono senza dubbio dei valori in campo importanti, basti pensare a quello che è il rendimento di Ribery".

Ecco, si aspettava che il francese fosse già così decisivo in Serie A?
"No, anche se però adesso andrà gestito visti i suoi 36 anni. Ma le sue qualità morali e fisiche non sono mai state in discussione. Ribery è un giocatore che quando è in campo dà tutto e riesce ad essere utile anche in fase di non possesso: tignosi come lui ce ne sono pochi. Già la sua presenza in allenamento deve essere un esempio per i più giovani".

Fiorentina e Milan sono destinate a fare un campionato simile o gli obiettivi sono diversi?
"I rossoneri ora sono avanti in classifica di un solo punto ma non vuol dire molto. Sulla carta il Milan ha qualcosa in più però moralmente in questo momento non sta bene, perché quando come avvenuto a Torino fai una buona prova e perdi la squadra non è serena".